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Agnelli, ritorno alla Juventus?

di Redazione NCI

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Un susseguirsi di voci sul possibile ritorno di Andrea Agnelli nella società Juventus ha scaldato l’animo di una piazza delusa e stordita dalle recenti delusioni ottenute nelle varie competizioni. La squadra bianconera sta vivendo un momento molto complicato e la bufera abbattutasi su Torino non sta facendo prigionieri.

Sull’orlo del baratro dirigenza, allenatore e giocatori, insomma nessun escluso. I cori del tifo bianconero in occasione della batosta subita contro l’Atalanta non hanno risparmiato gli 11 in campo e men che meno il tecnico italo-brasiliano Thiago Motta, mai entrato nel cuore degli juventini che sembrano preferirgli il predecessore Massimiliano Allegri. Le critiche più pesanti sono mosse nei confronti della dirigenza, quasi entità misteriosa da diverso tempo. Serve nell’ambiente una figura capace di assumersi le proprie responsabilità e di metterci la faccia nei momenti più complicati, cosa che l’ex presidente ha fatto per molti anni.

Agnelli, il piano per riprendersi la Juventus

Le quote societarie della Vecchia Signora appartengono principalmente al fondo Exor che possiede il 65% delle azioni, essendo la Juventus quotata in borsa per circa 1,15 miliardi di euro pare scontato che il solo Agnelli non possa farsi carico di un esborso economico simile. Le notizie di giornata indicano come possibile investitrice il colosso mondiale Red Bull, accostato nei mesi scorsi al Torino. Gli austriaci sono in cerca da tempo di territorio fertile per un’ espansione in Italia come già avvenuto in Germania, Stati Uniti e Brasile.

Ulteriori suggestioni derivano dall’attuale Head of Global Soccer della galassia calcistica di Red Bull <,Jürgen Klopp, come possibile allenatore vista la sua esperienza e la quantità infinita di trofei conquistati. Verosimilmente la salita al potere di Agnelli potrebbe far da palcoscenico ad un altro sogno dei tifosi juventini: l’avvento di Alessandro Del Piero in dirigenza come chiamato a gran voce da molto tempo.

 

Jurgen Klopp (@Shutterstock)ù

Serve davvero una figura come Agnelli?

Dalla diaspora del 28 novembre 2022, nel quale il CDA della Juventus ha annunciato le proprie dimissioni, è mancata una figura di riferimento nell’ambiente bianconero. Nel secondo periodo di Allegri è stato proprio il tecnico livornese a farsi carico delle vicende extra campo. La famosa penalizzazione della stagione 2022-2023 che portò all’esclusione dalle coppe europee ne è un esempio. Nella stagione corrente giocatori e allenatore si sono fatti portavoce nelle conferenze stampa più controverse. Si sente la mancanza di un vero leader capace di farsi carico delle difficoltà nei momenti del bisogno. Per questo motivo l’uomo e la persona di Agnelli sembrano essere imprescindibili per l’immediato futuro della società torinese che sta vivendo uno dei momenti più difficili della storia recente.

 

Massimiliano Allegri (@Shutterstock)

Quando finisce l’inibizione?

Il processo che verte su Andrea Agnelli non incide sulla sua eventuale “Missione Juve“. L’inibizione di 22 mesi assegnatagli nel gennaio 2024 volgerà al termine nella stagione 2025-2026. Nulla vieta di governare una squadra nonostante l’inibizione, ma potrebbe allungare i tempi di questa colossale operazione. I tifosi nel frattempo sognano e ricordano gli anni d’oro della sua presidenza. 9 Serie A, 5 Coppa Italia e 5 Supercoppe. La voglia di ritornare alla Juventus è nota da tempo e sicuramente l’ex presidente ci proverà “fino alla fine“, il motto cardine della vita bianconera.

Articolo di: Giorgio Spasaro

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