di Redazione Network NCI
Baffi lunghi gialli, pose da macho, icona del wrestling mondiale: addio a Hulk “The Immortal” Hogan. Il leggendario wrestler statunitense, all’anagrafe Terrence Gene Bollea, è morto oggi all’età di 71 anni a causa di un arresto cardiaco avvenuto nella sua casa di Clearwater, in Florida.
“Let me tell you something brother!”, questa la sua frase più celebre, che Hogan utilizzava durante i suoi avvincenti promo sui ring della WWF, WCW (poi WWE) e TNA. Detentore del titolo di campione del mondo per dodici volte, il carismatico performer è stato d’ispirazione per gli attuali wrestler di tutto il mondo.
Il noto volto del ring, però, non è apparso solo nei match televisivi ma anche in vari ruoli al cinema e in serie TV. Ecco i suoi ruoli più famosi.
Hulk Hogan e i suoi ruoli al cinema e nelle serie tv
Hulk Hogan ha costruito una carriera anche sul grande e piccolo schermo, partecipando a numerosi film e serie TV che lo hanno reso ancora più popolare. Ha esordito al cinema nel 1982 con “Rocky III”, diretto da Sylvester Stallone, interpretando il wrestler Labbra Tuonanti. Dopo un cameo non accreditato in “Bikini a Bimini” del 1983, è tornato protagonista in “Senza esclusioni di colpi” (1989), seguito da apparizioni in pellicole come “Gremlins 2 – La nuova stirpe” (1990), “Cose dell’altro mondo” (1991), “Missili per casa” (1993) e “Thunder in Paradise” (1993), quest’ultimo trasposto anche in una serie televisiva di successo.
Negli anni successivi ha recitato in titoli come “Spia e lascia spiare” (1996), “Forza Babbo Natale”, “Secret Agent”, “Caccia al tesoro” e “Lo stile del dragone” (tutti tra il 1996 e il 1998), concludendo la decade con “The Ultimate Weapon” e una simpatica partecipazione in “I Muppets venuti dallo spazio”.
In televisione ha preso parte a produzioni come “Goldie and the Bears” (1984), “A-Team”, “Love Boat”, “Dolly”, oltre a essere protagonista nella già citata “Thunder in Paradise” (1994). Ha poi recitato in “Baywatch”, in due film per la TV della serie “Shadow Warriors” diretti da Jon Cassar, in un episodio di “Walker Texas Ranger”, e in “MADtv”. Più di recente, è apparso nel documentario Netflix “Nobody Speak: Le complicazioni della libertà di stampa” (2017) e nella miniserie “Mr. McMahon” (2024), dedicata alla controversa figura del presidente della WWE.
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Articolo di Salvatore Carboni
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