fbpx Acerra, bimba di nove mesi sbranata: dubbi sulla dinamica e padre indagato
Attualità

Acerra, bimba di nove mesi sbranata: dubbi sulla dinamica e padre indagato

di Redazione NCI

Condividi con chi vuoi

Ad Acerra, la piccola Giulia, di appena nove mesi, è morta in seguito a ferite gravissime. La spiacevole vicenda continua a sollevare interrogativi. Il padre, unico presente in casa al momento dell’accaduto, è indagato per omicidio colposo con l’accusa di non aver adeguatamente custodito il pitbull di famiglia, ritenuto responsabile dell’aggressione.

Le incongruenze nel racconto del padre

Secondo quanto ricostruito finora, l’uomo avrebbe inizialmente riferito ai sanitari che la figlia era stata attaccata da un cane randagio. Tuttavia, davanti agli inquirenti ha cambiato versione, raccontando di aver trovato la bambina in una pozza di sangue nel letto dopo essersi svegliato. Ha spiegato di non aver sentito nulla durante il sonno, né i latrati del cane né eventuali urla della piccola. Un dettaglio che ha spinto gli investigatori a eseguire accertamenti più approfonditi, inclusi esami tossicologici, che hanno rivelato la presenza di tracce di hashish nel suo organismo, come riportato da Tgcom24.

I cani sotto esame e la casa in sequestro

Gli inquirenti hanno sottoposto ad analisi i due cani di casa: Tyson, un pitbull di 25 kg privo di microchip, e Laika, un meticcio di piccola taglia. Sebbene sulla pelliccia di Laika siano state rilevate tracce di sangue, forse dovute a un contatto successivo con il corpo della bambina, non sono stati trovati segni diretti di aggressione. Al contrario, nella bocca del pitbull non è emerso alcun residuo di DNA della vittima, elemento che rende ancora più incerta la dinamica dell’accaduto. Mentre la madre della bimba ha assicurato che Tyson non aveva mai mostrato comportamenti aggressivi, i vicini raccontano un’altra storia. Alcuni residenti del quartiere Ice Snei sostengono che, mesi prima, il pitbull fosse già stato protagonista di un’aggressione ai danni di un altro cane. Tuttavia, non risultano denunce ufficiali all’Asl riguardo a episodi di pericolosità dell’animale.

Al momento, sia l’abitazione della famiglia che la salma della piccola Giulia sono sotto sequestro per consentire ulteriori analisi. L’autopsia dovrà chiarire le esatte cause della morte e confermare se le ferite siano compatibili con un attacco da parte del cane di famiglia. Nel frattempo, i genitori, profondamente sconvolti, attendono di conoscere la verità su ciò che è accaduto quella notte.

Per rimanere sempre aggiornati, continuate a seguire Nasce, Cresce, Informa!

Articolo di Cristoforo Candela

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi