di Elia Mascherini

Zaniolo, intervistato da La Gazzetta dello Sport, è tornato a parlare della Roma e del suo futuro. sul qual si è accesa una pista italiana. Prima di vedere le sue dichiarazioni alla Rosea, ricostruiamo brevemente la sua rottura con Trigoria.

La rottura tra Zaniolo e la Roma

Il clima tea giocatore, dirigenza e allenatore giallorossi non era più sereno da ben prima della fatidica trasferta a La Spezia. Difatti, oltre al calo di rendimento sportivo, con appena due reti messe a referto tra Campionato ed Europa League, c’era sul tavolo anche il nodo del rinnovo di contratto; i Friedkin, stando alle ricostruzioni della Gazzetta non si sono voluti spingere oltre i 3 milioni più bonus, mentre il giocatore ne voleva 4 più bonus.

La situazione poi è degenerata quando il giocatore si è rifiutato prima di allenarsi, poi di seguire la squadra in Liguria, venendo immediatamente scaricato da Mourinho e da Thiago Pinto. Infatti, per via di questa scelta del giocatore, i Friedkin hanno optato per una linea durissima; se fossero arrivate offerte soddisfacenti Zaniolo sarebbe stato ceduto, altrimenti sarebbe stato fuori dal progetto tecnico per il resto della durata del contratto. Nel calciomercato invernale sono poi arrivate tre offerte per Zaniolo.

La prima, quella economicamente più forte era quella del Bournemouth, pronto a versare nella casse della società capitolina 30 milioni di euro, ma la destinazione Premier (più che altro per la classifica preoccupante delle Cherries e perché il giocatore stava aspettando una mossa del Milan), non ha scaldato il cuore del giocatore. A quel punto, la società ha perso la pazienza e ha messo fuori rosa Zaniolo. Poi, a Trigoria sono arrivate altre due offerte, una del Milan ritenuta troppo bassa per poter essere accettata e una del Galatasaray, più soddisfacente. Visto che l’alternativa era farsi il resto della stagione in tribuna o a casa, Zaniolo ha scelto di volare a Istanbul.

Questi erano gli antefatti, ora veniamo alle dichiarazioni del calciatore.

Zaniolo
(@Shutter Stock)

L’intervista, le frecciate verso la Roma e un ritorno in Italia?

Come dicevamo in apertura, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Zaniolo si è così espresso:

“Potrei parlare ore di promesse non mantenute. Mi dicevano che ero una punta di diamante, invece sono sempre stato considerato solo una plusvalenza. Per due anni mi è stato detto che il nuovo contratto era pronto. A gennaio dell’anno scorso avrei firmato a poco più di quello che guadagnavo, perché a Roma stavo bene e sapevo che c’erano problemi con il FFP. Dopo tante chiacchiere mi sono stufato. Se io devo riflettere sul mio addio, penso che debbano farlo anche altri”. 

Inoltre, in merito al trasferimento e al suo futuro, ha aggiunto:

“Non c’erano solo Bournemouth e Galatasaray, ma per non aver accettato le inglesi sono m stato messo fuori e i tifosi se la sono presa con me. Alcuni mi hanno inseguito con la macchina, altri sono venuti sotto casa. Era gente arrabbiata, con cui non si poteva parlare. Sono rimasto deluso da quasi tutti. Non faccio nomi di compagni, ma dicevano che eravamo come fratelli e poi non mi hanno neppure salutato. Il futuro non lo conosce nessuno. Non posso garantire che resterò in Turchia cinque anni, ma finché sarò qui darò sempre il massimo”.

La squadra di Istanbul ha acquistato dalla Roma Zaniolo per 16,5 milioni di euro, più eventuali altri 13 raggiungibili a determinate condizioni, ma per tutelarsi da possibili minusvalenze, ha posto nel contratto una clausola rescissoria di 30 milioni di euro. Questa clausola è importante perché sarebbe la soluzione scelta dalla Juventus, sempre secondo la Gazzetta, per riportare in Italia il centrocampista scuola Inter. Difatti, i bianconeri sono sempre stati interessati a Zaniolo, ma a gennaio non c’erano i margini di manovra necessari per provare il colpo.

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