di Emanuel Branca
Fra i massimi esponenti della romanità cinematografica troviamo Alberto Sordi: attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore italiano. Ma si trattava molto più di un semplice attore quando 20 anni fa si spense a 82 anni a causa di molteplici mali ai polmoni. Andiamo quindi a ripercorrere la carriera di uno dei maggiori esponenti del cinema italiano…
Alberto Sordi: un artista completo
Alberto Sordi è considerato, insieme al quartetto composto da Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Marcello Mastroianni, uno dei migliori interpreti della commedia italiana. Nasce a Trastevere il 15 giugno 1920 da Pietro Sordi, affermato musicista e strumentista, e Maria Righetti, insegnante. Nel 1937 vince un concorso per diventare il doppiatore di Oliver Hardy; finisce di lavorare come doppiatore nel 1956 dopo aver prestato la voce a celebri attori sia stranieri che italiani, tra cui lo stesso Mastroianni in “Domenica d’agosto“.
Sordi inizia però a diventare famoso grazie alla sua carriera radiofonica, cominciata nel 1946, quando ha ideato la sua satira dei personaggi de “I compagnucci della parrocchietta“. In questi anni comincia anche a partecipare a vari programmi come “Oplà“, “Vi parla Alberto Sordi” e “Rosso e Nero“; si dedica anche alla creazione di vari personaggi come “Il Signor Dice“, “Il Conte Claro” e “Mario Pio“. Termina poi la sua parentesi alla radio con “Il teatrino di Alberto Sordi“, nel 1953. Dopo essere comparso precedentemente anche nel teatro di rivista, sempre nel 1953 fa la sua ultima apparizione sul palcoscenico con la rivista “Gran baraonda” diretta da Garinei e Giovannini.
Infine, ovviamente, è stato anche protagonista indiscusso nel cinema italiano; a soli 17 anni trova lavoro come comparsa a Cinecittà nel film “Scipione l’Africano“, e per circa 10 anni interpreta anche ruoli minori in lungometraggi come “I 3 aquilotti” di Mario Mattoli e “L’innocente Casimiro“. In due occasioni proprio Sordi si ritrova nei panni dell’interprete doppiato da un altro attore: nel film “Cuori nella tormenta” in cui venne doppiato da Gualtiero De Angelis, e nella pellicola “Il Passatore“, in cui a prestare la voce è Carlo Romano.
La sua grandiosa carriera cinematografica si interrompe nella sera del 24 febbraio 2003, quando è venuto tristemente a mancare. Nonostante a sua dipartita, il suo nome verrà sicuramente ricordato nella storia del cinema per sempre.
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