di Lorenzo Peratoner

Rischio ergastolo per una ragazza 23enne e per il suo fidanzato, accusati di aver premeditato un piano omicida nei confronti di una donna incredibilmente somigliante alla carnefice. Dopo mesi di indagini, sono stati di recente confermati i sospetti nei confronti di una ragazza tedesco-irachena ed estetista, su cui grava l’incognita dell’ergastolo per il brutale omicidio commesso; ripercorriamo con maggior dettaglio questa vicenda, come riportano SkyTG24 e TGCOM24.

Il piano per uccidere la sosia

Tutto era iniziato nell’estate 2022; la donna, allo scopo di sfuggire da problemi familiari, inizia a contattare sui social una serie di ragazze, che, dopo diverse ricerche, risultavano molto simili a lei. L’obiettivo? Uccidere una di loro, così da far credere di essere stata lei a morire e poter sfuggire cambiando l’identità. La vicenda rievoca senz’altro le famose pagine de “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello; se non fosse tuttavia che in questo caso si è consumata una vera tragedia, con la morte della fashion blogger Khadidja. Quest’ultima, infatti, aveva purtroppo abboccato all’esca di Shahraban, la quale la aveva convinta a vederla di persona presso la città bavarese di Ingolstadt.

Una volta raggiunto il luogo, avviene la tragedia: Khadidja viene brutalmente accoltellata 50 volte, e il suo cadavere lasciato all’interno dell’auto dell’omicida. All’inizio, il piano sembrava stesse ingranando, in quanto gli stessi familiari hanno riconosciuto il cadavere come quello di Shahraban; complice anche il fatto che il volto era stato sfigurato dalle coltellate. I primi dubbi, tuttavia, emersero con i risultati dell’autopsia e degli esami del DNA, i quali rivelarono di avere di fronte il cadavere di un’altra persona; Khadidja, per l’appunto.

In seguito a nuovi dati e testimonianze, gli inquirenti sono quindi giunti alla conclusione che dietro il piano diabolico c’erano proprio l’estetista e il fidanzato, attualmente accusati di omicidio. Vedremo nelle prossime settimane come evolveranno le indagini e se il giudice confermerà o meno l’ergastolo per i carnefici.

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