di Redazione NCI
Siamo abituati a vedere i videogiochi come pure opere di finzione. Nessuno oserebbe dire che il Regno dei Funghi di Super Mario esista davvero, né tantomeno le mostruosità che affrontiamo in Resident Evil. I videogiochi nascono per questo, dopotutto, per farci vivere in prima persona delle situazioni e degli scenari lontanissimi dalla nostra vita quotidiana. Ciò nonostante, alcuni titoli ci mettono nei panni di personaggi estremamente verosimili, che potremmo trovare quasi nei libri di storia o vedere nei telegiornali. Sono innumerevoli i titoli di questa tipologia, ma in questo articolo andremo a marcare il confine tra finzione e reale in quello forse più emblematico. Stiamo parlando di Assassin’s Creed 2, un videogioco talmente aderente alla realtà che si potrebbe definire un “videogioco storico”, alla pari dei romanzi storici in letteratura.
Ezio Auditore, un eroe storico?
La particolarità di videogiochi come Assassin’s Creed sta nel capire dove sta quella sottile linea di confine tra realtà e finzione. In alcuni casi, scorgere questa differenza è molto facile, perché alla fine un po’ tutti conosciamo la Storia e i suoi personaggi; spesso, però, ci vuole leggermente più impegno per cogliere la verità e capire se quello che stiamo giocando sia storicamente fondato o meno.
Proprio per questo motivo, vogliamo fare questo lavoro al posto vostro. Magari, infatti, non vi sarete neanche domandati quanta realtà ci fosse in alcune cose che avete giocato in Assassin’s Creed, magari pensando che fosse quasi tutto inventato, o che di reale ci fosse ben poco.
Dopotutto, neanche in un videogioco come Assassin’s Creed manca la componente di pura e semplice inventiva. Tutto ciò che ruota attorno alla Mela dell’Eden (e quindi a Desmond e all’Abstergo), è tutto chiaramente inventato. Nonostante i nomi che sentiamo non ci suonino estranei (la Mela di Adamo ed Eva, antiche divinità greche come Giunone e Minerva) non hanno nessuna valenza storica se non quella di miti e leggende, in questo caso fortemente rivisitate per essere adattate alla trama “orizzontale” dei videogiochi.
Non solo fantasia… o quasi
Ciò nonostante, in quelle che vengono chiamate “trame verticali”, e quindi quelle dei singoli capitoli, la maggioranza degli eventi, dei personaggi e delle parole hanno un validissimo fondamento storico. La maggioranza, sì, non tutto. Infatti, com’è giustissimo che sia, Ubisoft ha romanzato moltissime parti della Storia, dopotutto Assassin’s Creed 2 è un videogioco fatto per divertire!
Speriamo di non deludervi, però, nel dirvi che uno dei pochissimi elementi non-storici del secondo capitolo è proprio il nostro Assassino preferito… Ezio Auditore da Firenze. Non esiste alcuna testimonianza storica che citi il nome di Ezio, né tantomeno di una figura quantomeno accostabile alla sua persona. Eppure sappiamo bene che Ezio si muove in un mondo estremamente storico, pieno di figure leggendarie come Lorenzo de’ Medici e Leonardi da Vinci. E poi, in fondo, l’intento di un assassino non è proprio quello di mettere lo zampino nella storia rimanendo però nell’ombra?
Il suo successo incredibile è possibile proprio grazie alla maestria del team di sviluppo, che ha reso Ezio Auditore un personaggio che si amalgama perfettamente nel contesto fiorentino (e italiano) del ‘400.
Rodrigo e Cesare Borgia, i villain più odiati di Assassin’s Creed
Non abbiamo, dunque, documenti storici testimonianti l’esistenza di una famiglia Auditore nella nobiltà fiorentina, ma senza dubbio conosciamo bene il suo acerrimo nemico nonché Gran Maestro dei Templari in Italia, Rodrigo Borgia. Nessuna scelta sarebbe stata più azzeccata per il “ruolo” di cattivo quattrocentesco. Ancora oggi il suo nome viene accostato a cruente guerre e a diversi tentativi di corruzione ed è facilmente definibile come uno dei papi più controversi e immorali che la Storia potesse conoscere.
Nonostante l’esecuzione della famiglia Auditore sia finzione videoludica, non è per nulla strano che un uomo come Rodrigo Borgia possa averla architettata. Ed anzi, nel videogioco la sua figura diventa ancora più negativa di quanto già non lo sia, anche per il suo intervento nella Storia.
Egli sarebbe la mente dietro ad un evento estremamente tragico per la storia fiorentina, e che nel gioco è riportato eccellentemente. Siamo a inizio gioco, Ezio è diventato Assassino da molto poco e viene a conoscenza del piano dei Templari di uccidere Lorenzo de’ Medici. Tornato a Firenze, Ezio riesce a salvare Lorenzo, ma suo fratello Giuliano muore assassinati. Questo evento passerà alla Storia come congiura de’ Pazzi, e nei libri è raccontata proprio come nel gioco… se non per l’elemento “esterno” che è Ezio.
Per il villain di Brotherhood, Ubisoft ha deciso di continuare sul sicuro, usando il figlio di Rodrigo, Cesare Borgia, detto “il Valentino”. Anch’egli è una figura storica molto conosciuta, e ovviamente per i suoi lati negativi, messi in risalto anche nel gioco.
Cesare Borgia è ritratto in modo cruento da uccidere il suo stesso padre, così da avere pieno potere su Roma, scontento di quello che già aveva ottenuto grazie alla posizione privilegiata del genitore. Questo non accadde realmente, ma di contro il Valentino si macchiò dell’omicidio di suo fratello, per sottrargli il controllo dell’esercito papale. E quella strana relazione con sua sorella Lucrezia? Beh, sappiamo che era molto geloso degli uomini di cui Lucrezia si innamorava, ma non sappiamo se fosse per questioni politiche o sentimentali.
Una riproduzione fedele, la forza di Assassin’s Creed 2
Praticamente Cesare fu l’agglomerato di tutto ciò che c’era di più sbagliato nel Rinascimento italiano, tra corruzione, nepotismo, incesto e tradimenti. Però aveva anche dei difetti. O almeno così la pensava il nostro fedele compagno Assassino Niccolò Macchiavelli. Infatti, nella sua opera più importante, Il Principe, Macchiavelli dichiara che la persona, secondo lui, più adatta a governare l’Italia sarebbe proprio il Valentino.
Storicamente, infatti, Machiavelli ammirava molto la famiglia Borgia, lodandola ed aiutandola in diverse missioni diplomatiche. Nel gioco questo aspetto di Niccolò viene decisamente accantonato, presentandolo come un fedelissimo Mentore, disposto anche a cedere il suo titolo ad Ezio, riconoscendo il suo duro lavoro nel ricostruire l’Ordine e nella lotta contro i Borgia.
Un breve scambio di battute tra Niccolò ed Ezio nasconde una piccola curiosità, che risolve in parte questa discrepanza con la realtà. Sto parlando di quando Macchiavelli confessa ad Ezio di voler scrivere un libro in suo onore ed egli gli consiglia di farlo molto breve. Probabilmente, lo scrittore si sta riferendo a Il Principe, in cui magari, nella finzione di Assassin’s Creed, sarebbe Ezio a venir designato come vero leader, e non il Templare Cesare.
I luoghi più iconici di Assassin’s Creed 2: Firenze e Monteriggioni
Sarebbe sbagliato non dare giusto credito, oltre che alla veridicità storica (e dunque temporale), anche a quella geografica e spaziale. Non sono solo i personaggi e gli eventi a venir trasposti con grande cura, ma anche le ambientazioni “fisiche” che Ezio esplora nelle sue avventure.
Iniziamo dalla sede degli Assassini, Monteriggioni, un paesino toscano dove gli Auditore hanno eretto una maestosa villa, ormai però abbandonata alle intemperie del tempo. Come ormai avrete potuto intuire, Monteriggioni esiste veramente ed è ancora oggi visitabile. E il borgo che visitiamo nel gioco non ne utilizza solo il nome, ma condivide anche altre caratteristiche.
Anche la vera Monteriggioni è protetta da delle alte e possenti mura, costruite nel Medioevo per proteggere il piccolo borgo dagli assedi di Firenze o, come vediamo in Brotherhood, dall’attacco dei Borgia. Al centro del borgo non si erge nessuna villa, ma sarebbe sbagliato dire che gli sviluppatori se la siano inventata di sana pianta. Una tenuta medioevale, chiamata Villa di Stomennano è situata a pochi minuti a piedi dalle mura di Monteriggioni, e presenta una struttura molto simile a Villa Auditore.
Mi dispiace dirvelo, ma la villa vera non nasconde nei suoi sotterranei l’armatura di Altaïr… o chi lo sa, magari è davvero lì, ma nascosta da sei sigilli segreti da raccogliere come collezionabili!
L’attenzione ai dettagli fa la differenza
Il resto delle ambientazioni è, invece, molto più accurato e preciso, nonostante i dovuti ridimensionamenti e adattamenti. Ciò nonostante, potreste comunque visitare di persona i luoghi più iconici di questa saga videoludica, e percorrere le stesse strade che già avete calpestato nei panni di Ezio.
Se vi dovessimo illustrare ogni singolo luogo simbolo non finiremmo più di scrivere, ma probabilmente voi rimarreste più che stupiti di quanto sia reale il mondo di gioco. Lasciateci quindi fare un esempio, quello che forse suscita nei fan le emozioni più forti.
Ezio e suo fratello Federico hanno appena dato una bella lezione a Vieri de’ Pazzi e decidono di fare una gara fino al tetto della chiesa che si ritrovano davanti. Quella chiesa non è altro che una delle basiliche più importanti della storia artistica di Firenze: la Basilica di Santa Trinità, situata nella omonima piazza, nel centro di Firenze. E se vi ricordate la scena di cui sto parlando, avrete già capito dove voglio arrivare.
Dopo aver raggiunto il tetto della chiesa, i due fratelli scalano il suo campanile. Ed ecco che, mentre dietro ai due Auditore si innalza il Campanile di Giotto e la Cupola del Brunelleschi, Federico ed Ezio si scambiano delle battute che rimarranno nella storia e nel cuore degli appassionati.
– Bella vita la nostra, eh, fratello?
– La migliore. Possa non cambiare mai.
– E possa non cambiare noi.
Da fan, ricordo ancora ora l’emozione provata mentre la telecamera si allontana, mostrando il meraviglioso panorama fiorentino, con in sottofondo il coro di Ezio’s Family, una delle mie ost preferite. Ricordo che mi sentii lì con loro, sentii la città viva sotto di me… e non credo di essere l’unico ad essermi sentito così.
Conclusione
Se siete arrivati fino a qui a leggere, speriamo di aver suscitato in voi una qualche emozione o perlomeno la curiosità. Speriamo di avervi fatto imparare qualcosa di nuovo, anche se da italiani tutti noi conosciamo bene Assassin’s Creed 2 e le sue ambientazioni. Per noi sarebbe un grandissimo piacere esplorare e indagare per e con voi la vita di tutti gli altri Assassini, in modo da farvi comprendere quanto il miglior open-world sia quello che viviamo ogni giorno.
Per altri pezzi simili, continuate a seguire NCR!
di Lorenzo Fazio
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