di Elia Mascherini

Ormai ci siamo quasi; i Mondiali 2022 stanno per finire e potremo vedere le nazionali più forti del Mondo scontrarsi per aggiudicarsi la Coppa. Tuttavia, non è per forza detto che chi partecipa a questa manifestazione sia per forza una super-squadra; anche recentemente, abbiamo visto alcune Cenerentole calcistiche prendere parte al ballo del calcio mondiale. Giusto per fare un esempio, basti pensare all’Islanda nel 2018, capace di mettere in difficoltà l’Argentina di Leo Messi, oppure al fatto che questa edizione ha visto ai nastri di partenza il Qatar. Oggi vedremo dunque una Top 6 delle Nazionali più “esotiche” che hanno partecipato a un Mondiale.

Sesto posto nella Top per un caso recente: la favola di Panama

Una piccola nazionale centramericana, da sempre relegata a outsider della sua stessa confederazione (CONCACAF), a causa di Nazionali più blasonate come Messico, USA, Costa Rica e Honduras. Tuttavia, a partire dal secondo decennio degli anni 2000 il calcio panamense fa un salto di qualità significativo; nella Gold Cup del 2015 arrivano terzi dietro le grandi superpotenze, mentre nel 2018, ed è questo che ci interessa, avviene il miracolo. Panama arriva a giocarsi la qualificazione a Russia 2018 contro la Costa Rica; Panama vince 2-1 grazie anche a un gol fantasma, salendo a quota 13 punti nel girone di qualificazione ed evitando lo spareggio intercontinentale, qualificandosi così per la prima volta nella sua storia a un Mondiale.

Come era prevedibile, Panama paga il gap qualitativo con le altre squadre del girone, ovvero Belgio, Tunisia e Inghilterra. Contro i Diavoli Rossi perdono 3-0 disputando comunque una buona partita, mentre contro l’Inghilterra incassano 6 reti e ne fanno solo 1, venendo eliminati alla seconda giornata. Infine, nell’ultima giornata arriva la Tunisia; i centramericani passano inizialmente in vantaggio grazie a un autogol, ma si fanno rimontare 2-1. In sintesi, ecco lo score di Panama: 3 partite, 3 sconfitte, 11 gol incassati e 2 realizzati.

Quinta posizione per il Togo ai Mondiali del 2006

Nella regione dell’Africa Occidentale che si affaccia sul Golfo di Guinea c’è uno stato dalla forma piuttosto particolare; una stretta striscia di terreno che per circa 500 km sale dall’Oceano Atlantico al Burkina Faso. Questo stato, il Togo, oltre ad aver avuto una storia molto travagliata è salito agli onori della cronaca sportiva per un’impresa calcistica. Difatti, la Nazionale togolese, nell’ormai lontano 2006 si presentò ai nastri di partenza del Mondiale. Grazie alle reti del suo uomo di punta, Emmanuel Adebayor, gli Sparvieri si qualificano per il Mondiale, dover però qualcosa si spezza. Il CT fautore dell’impresa, Stephen Keshi, viene esonerato a causa di una disastrosa Coppa d’Africa, e il suo posto viene preso da Otto Pfister. Tuttavia, la panchina del Togo sembra non avere pace e tre giorni prima della partita del debutto il CT si dimette, salvo poi fare marcia indietro.

Ad ogni modo, il girone disputato dal Togo è abbastanza deludente: 3 sconfitte (1-2 Corea del Sud, doppio 0-2 contro Francia e Svizzera), 6 reti subite, appena 1 realizzata.

Piedi del “podio” per degli isolotti caraibici: Trinidad

Siamo sempre nel 2006, evidentemente anno di bei ricordi non soltanto per gli italiani. La piccola Nazionale caraibica, Trinidad, popolata da 1,2 milioni di anime, riesce a staccare il pass per la Germania piazzandosi quarta nel girone eliminatorio della CONCACAF, ottenendo così il diritto agli spareggi intercontinentali. Qui, affronta e vince non senza soffrire il piccolo Bahrein.

La selezione caraibica, che in quella storica edizione aveva in David Yorke il suo uomo di punta, finisce in un girone con Svezia, Inghilterra e Paraguay. Sorprendentemente, la gara d’esordio con gli scandinavi termina 0-0, mentre contro l’Inghilterra. Trinidad perde 2-0 ma senza sfigurare. All’ultima giornata del girone, Trinidad può ancora qualificarsi, ma deve necessariamente vincere; purtroppo, il Paraguay ha idee diverse e batte la coraggiosa formazione per 2-0.

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