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Champions League, la top 11 delle italiane nella fase a gironi

di Piergiuseppe Pinto

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Terminata la fase a gironi, è tempo di fare un bilancio sull’andamento delle italiane in Champions League con la top 11 di Napoli, Milan e Inter, qualificatesi agli ottavi di finale. Ecco la formazione tipo di Nasce, Cresce, Calcia, un 4-3-3 con tanta qualità.

Champions League, i migliori 11 tra le italiane nei gironi

Difesa: Meret tra i pali, bene il Milan

Meret: è il portiere italiano ad aver subito meno gol, ma soprattutto le sue grandi parate, specie a Liverpool, hanno aiutato Spalletti a prendersi il primo posto nel girone. In attesa dei sorteggi, il Maradona si gode il suo portiere, sperando non debba fare gli straordinari contro Messi, Neymar e Mbappé o Haaland.

 

Kvaratskhelia (@Shutterstock)

 

Di Lorenzo: negli occhi non solo il gol di Amsterdam contro l’Ajax. Il capitano azzurro ha dimostrato di trovarsi a suo agio in Champions, dove sono arrivate più giocate decisive che in campionato.

Kalulu: in campo sia da centrale che da terzino, si è dimostrato al momento il difensore più affidabile per Pioli. Il doppio confronto con il Chelsea è fortemente influenzato dalle prestazioni di squadra e dall’ormai noto episodio di San Siro con Tomori protagonista.

Bastoni: tra i protagonisti della rinascita dell’Inter arrivata proprio in Champions League, non si possono non considerare le sue prestazioni, soprattutto quella in casa con il Barcellona. Ma anche il doppio confronto con il Viktoria Plzen giustifica la sua presenza nella top 11.

Theo Hernandez: con lui in campo, il Milan ha perso soltanto la partita di San Siro con il Chelsea, di cui già abbiamo parlato. Fondamentale con i suoi assist per le vittorie rossonere e, in parte, alla qualificazione agli ottavi di finale. Un possibile sorteggio duro gli darebbe l’occasione di consacrarsi definitivamente tra i top d’Europa.

Centrocampo a forti tinte nerazzurre

Barella: la sua stagione è cambiata proprio in Champions. Ottima prestazione a San Siro con il Barcellona, man of the match al Camp Nou, e anche i due confronti con il Viktoria Plzen e il k.o. di Monaco lo hanno visto comunque essere tra i migliori. Con questo nuovo Barella, l’Inter guarda con più ottimismo al sorteggio del prossimo 7 novembre.

Zielinski: il rigore sbagliato a Glasgow è un trascurabilissimo neo. Tre gol nella fase a gironi di cui due fondamentali contro il Liverpool, la sua migliore partita stagionale. Ma oltre alle reti, sono le prestazioni ad aver permesso al polacco di disputare una fase a gironi vicinissima alla perfezione. In attesa di giganteggiare anche nella fase ad eliminazione diretta.

Calhanoglu: il suo gol al Barcellona è probabilmente il più importante di tutta la fase a gironi dell’Inter. Le prestazioni di San Siro e del Camp Nou parlando di un giocatore che, facendo da sostituto di Brozovic, ha dato la svolta. In attesa del ritorno del croato, Inzaghi si gode un giocatore rinato, così come i nerazzurri.

Kvara, anche qui? Giroud e Raspadori trascinano Milan e Napoli

 

Milan (@Shutterstock)

 

Kvaratskhelia: impossibile non mettere il georgiano anche qui. La sua ascesa a top passa anche dalle prestazioni in Champions, su tutte quelle con Ajax e Liverpool, ma anche contro i Rangers ha fatto benissimo. Dove lo metti fa bene, insomma: Kvicha Kvaratskhelia è pronto a stupire anche l’Europa. Anzi, in parte l’ha già fatto.

Giroud: i suoi 4 gol in 6 partite risultano fondamentali per la prima qualificazione del Milan dopo 9 anni agli ottavi. Non solo la doppietta col Salisburgo nell’ultima giornata: anche i rigori con la Dinamo Zagabria hanno aiutato i rossoneri a passare il turno. E ora, è pronto a mettere in campo la sua esperienza europea nel doppio confronto agli ottavi.

Raspadori: alzi la mano chi si aspettava che, a trascinare un Napoli senza Osimhen, fosse inizialmente l’ex Sassuolo. Gol con i Rangers, addirittura doppietta in uno stadio leggendario come la Johann Cruijff Arena e la rete del ritorno contro i lancieri. Ora il nigeriano si è ripreso il posto da titolare, ma Raspadori è pronto a fare da alternativa di lusso insieme a Simeone.

Menzioni d’onore: Kim, Dzeko e Simeone fondamentali in Champions League

Una top 11 non può non escludere nomi di lusso. Per questo, aggiungiamo anche Kim in difesa per il Napoli, capace già dal match del Maradona contro il Liverpool di reggere l’urto dei grandi attaccanti d’Europa. Una delle sorprese di inizio stagione per Spalletti, in campionato così come in Champions League.

Le altre due menzioni sono in attacco: Edin Dzeko e Giovanni Simeone. Il bosniaco si è rivelato decisivo, se non contro il Barcellona, comunque quando c’era da fare punti. Le reti al Viktoria Plzen, soprattutto quelle di San Siro, hanno permesso all’Inter di passare il turno con un’insolita tranquillità.

Il Cholito, invece, ha fatto subito la storia, segnando nella competizione che si è addirittura tatuato sul braccio, e per di più al Maradona contro il Liverpool. E la doppietta ai Rangers in 5 minuti ha aiutato il Napoli ad andare in Inghilterra praticamente sicuro del primo posto. L’unico argentino, insieme al padre, a segnare 4 gol nelle prime 4 partite in Champions League.

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