di Gianmichele Trotta
L’agenzia delle entrate ha recentemente pubblicato le istruzioni per il cosiddetto “bonus benzina”. Questo consiste in buoni extra al reddito percepito pari a 200 euro. Lo scopo del provvedimento è quello di andare incontro ai lavoratori dipendenti a seguito dell’aumento dei prezzi per il carburante. Ecco come ottenere questo bonus e cosa comprende.
Come ottenerlo: niente limiti reddituali
L’iniziativa è indirizzata a tutti i lavoratori che percepiscono reddito dipendente per indennizzarli dei maggiori costi dei carburanti. Questi includono quindi tutti i costi sostenuti per l’autotrazione di veicoli che consumano benzina, gasolio, Gpl e metano. Nella direttiva, però, si specifica che nell’agevolazione rientrano anche i costi sostenuti per la ricarica di veicoli elettrici.
Secondo la direttiva e come riportato anche da Il Sole 24 Ore, tutti possono accedere a questo bonus, purché si rientri nella categoria di lavoratori dipendenti. Non ci sono quindi limiti di reddito. Tuttavia, dall’iniziativa sono esclusi, di conseguenza, i lavoratori pubblici.
Per ottenerlo i lavoratori non dovranno inoltrare alcuna domanda; spetterà unicamente al datore di lavoro decidere se concedere il bonus o meno.
Come funzionano
Questi bonus non sono tassati e sono deducibili dal reddito d’impresa. Possono quindi essere distribuiti dai datori di lavoro privati, anche se non svolgono un’attività di tipo commerciale, purché abbiano dei dipendenti. Il bonus è da considerarsi una sorta di fringe benefit, quindi rientrante nella categoria dei beni e servizi concessi al lavoratore e per questo esenti dalle tasse.
Il datore di lavoro potrà concedere fino a €200 per uno o più bonus benzina, fino al 31 dicembre 2022 e un valore di €258,23 per tutti gli altri beni e servizi (compresi altri bonus benzina). La circolare dell’agenzia delle entrate ha riportato due esempi, ripresi anche da Il Sole 24 Ore, per chiarirne meglio il funzionamento:
“Nel caso in cui un lavoratore dipendente benefici, nell’anno d’imposta 2022, di buoni benzina per euro 100 e di altri benefit (diversi dai buoni benzina) per un valore pari ad euro 300, quest’ultima somma sarà interamente sottoposta a tassazione ordinaria. Di contro, se il valore dei buoni benzina è pari ad euro 250 e quello degli altri benefit è pari ad euro 200, l’intera somma di euro 450 non concorre alla formazione del reddito del lavoratore dipendente, poiché l’eccedenza di euro 50 relativa ai buoni benzina confluisce nell’importo ancora capiente degli altri benefit di cui all’articolo 51, comma 3, del TUIR”
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