di Antonio Stiuso
Gli audaci “putiniani” italiani sono scesi in campo per sostenere il loro condottiero. Sotto il grido di battaglia #uncarroarmatoperputin, infatti, mantengono i fornelli del gas accesi senza cucinare, e alzano al massimo il riscaldamento per finanziare la guerra… facendo aumentare la propria bolletta. Sembra la trama di una commedia demenziale e invece purtroppo è la realtà.
Putiniani on fire
Da qualche giorno sui social è iniziato a circolare l’hashtag #uncarroarmatoperputin. Grazie a questo hashtag, i sostenitori italiani di Putin hanno creato una particolare campagna per sostenere il proprio “condottiero”. Però non con zaino in spalla, anfibi e mimetica; ma facendo lievitare di proposito la propria bolletta.
Con questo particolare grido di battaglia, infatti, i nostri valorosi concittadini si incitano a tenere i fornelli accesi o ad alzare i riscaldamenti al massimo, senza che ce ne sia bisogno. I soldati che hanno partecipato alla grande impresa, poi, hanno pubblicato una foto su Twitter sventolando l’hashtag del momento, per testimoniare che anche loro hanno aderito alla causa.
Gasdotto Gazprom (@Shutterstock)
Il gas russo
Riscaldamenti a 30° e fornelli accesi senza pentole. Queste sono le foto del momento sul Twitter. La ragione di tutto ciò risiede in una semplice costatazione. La Russia, a causa delle sanzioni inflitte dai Paesi Europei (compresa l’Italia) non può più vendere la maggior parte delle proprie materie prime ai suddetti Paesi.
Una delle poche materie prime che Putin può ancora vendere a noi italiani, infatti, è proprio il metano. In questo modo, quindi, secondo la strategia dei putiniani italiani, si aiuterebbe la Russia a finanziare la guerra grazie al metano. Complimenti soldati, ottima strategia. Per fortuna che ci siete voi a tirarci su di morale con le vostre genialate. Speriamo solo che il vostro “condottiero” non possa mai ripagarvi con un’invasione.
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di Antonio Stiuso
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