di Mattia Trincas
Sono ormai alcuni anni da che Ousmane Dembele è un giocatore del Barcellona, e da quando è approdato in Spagna dal Borussia Dortmund nel non troppo lontano 2017, non ha mai dimostrato il suo vero talento. Tra infortuni, situazioni spiacevoli, sgarri e la recente rottura, il rapporto tra i blaugrana e il francese non è mai decollato.
In questo articolo andremo a ripercorrere la sua carriera, dagli inizi, fino a quello che si può tranquillamente definire uno “stallo”. Discuteremo inoltre del suo momento migliore, e cercheremo di comprendere come sia passato dall’essere uno dei giocatori più promettenti e preziosi al mondo (valeva 120 milioni di euro nel 2019), al fronteggiare un quantitativo non indifferente di infortuni.
Ousmane Dembele – Un’infanzia difficile e quel sogno legato al pallone
Ousmane Dembele nasce a Vernon, il 15 maggio del 1997, ma cresce nel ghetto di La Madeleine, un sobborgo di Evreux, un paese nel nord della Francia. L’infanzia contrassegnata dalla povertà lo ha segnato, portandolo ad essere l’uomo che è oggi, come ha affermato lui stesso durante un’intervista circa il documentario sulla sua vita intitolato “Ousmane”.
“La mia forza viene da quel quartiere degradato. Mi ha aiutato a diventare una brava persona e un uomo umile. Non dimenticherò mai da dove vengo perché mi sono occupato di cose che altre persone non affronteranno mai nella vita. Giocavamo continuamente a calcio per le strade dalle 13 alle 20. Ero sempre con la palla tra i piedi”.
Queste le parole dell’esterno francese, a proposito della sua infanzia passata tra le strade di Evreux. A soli 6 anni inizia a frequentare le sedute di allenamento con il club del paese, l’ALM Evreux; mostra subito un grande talento, affermandosi come il trascinatore della squadra, in quasi qualunque situazione. Un suo ex compagno di squadra, Mohamed Imarighan, ha raccontato, sempre durante un’intervista per il documentario, di una partita molto speciale per l’attuale giocatore del Barcellona:
“Inizialmente era in panchina. Poi scese in campo, superò cinque avversari, saltò anche il portiere e appoggiò la palla in rete con la testa. Non lo dimenticherò mai. Potete chiedere ai giocatori del Vernon. Penso che quel giorno ebbero gli incubi, specialmente il portiere!”.
Inoltre, il piccolo Dembele aveva già le idee chiare sul suo futuro, come confessa Imarighan:
“Io dicevo che volevo essere come Cristiano Ronaldo, mentre Ousmane affermava che voleva diventare più come Messi. Ci fece una promessa: «Diventerò un grande calciatore». Passo dopo passo ha fatto il suo percorso e oggi è un compagno di squadra dell’argentino” .
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