di Antonio Stiuso
Il Presidente Zelensky ha recentemente dichiarato che, secondo lui, è possibile un compromesso su Crimea e Donbass. Il Presidente stesso, però, ci tiene a specificare che non accetterà ultimatum da parte della Russia.
La trattativa si sblocca?
Putin ha ribadito le condizioni per un cessate il fuoco, ma ormai le sue intenzioni sono note a tutti. Tra queste figura il riconoscimento della Crimea come territorio russo e la proclamazione dell’indipendenza delle Repubbliche del Donbass. Qualcosa si muove, quindi, nei negoziati tra i due Paesi, rispetto alla situazione iniziale nel quale la speranza per un’intesa era ridotta al minimo.
Il Presidente Zelensky, in una intervista alla Abc, ha dichiarato di avere fiducia per il futuro. Perché, se fino ad ora Putin non voleva ascoltare nient’altro che le sue richieste, ora pare essersi leggermente ammorbidito e di aver mosso qualche passo verso una trattativa con l’Ucraina. Ma, nonostante questo, Zelensky non accetterà ultimatum da parte del Cremlino.
Zelensky, il compromesso è possibile
Il Presidente ucraino Zelensky ha dichiarato di essere pronto a trattare: “Siamo pronti al dialogo, non siamo pronti alla capitolazione. Non si tratta di me, ma delle persone che mi hanno eletto”. Zelensky ha poi aggiunto di voler avere delle garanzie di sicurezza da parte di Putin. Garanzie su come vivrà la gente che vuole continuare a far parte dell’Ucraina in quei territori, una volta distaccati dalla loro terra di appartenenza.
Poi ha continuato muovendo una critica nei confronti della Nato, affermando di aver cambiato idea a riguardo, o perlomeno di non essere più così disposto a farne parte “da quando abbiamo capito che la Nato non è disposta ad accettarci”. Infine, conclude orgoglioso: “Non saremo un Paese che chiede in ginocchio, non siamo quel Paese e non voglio essere quel Presidente”.
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di Antonio Stiuso
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