di Simone De Mattia
Bryan Lee Cranston nasce a Los Angeles il 7 marzo 1956, da padre attore e pugile dilettante, e madre interprete di radiodrammi. Lavora sul piccolo schermo dal 1980, mentre sul grande schermo dal 1987. Durante la sua carriera, ha preso parte anche se marginalmente a “Salvate il soldato Ryan” (Steven Spielberg, 1998) e ad altre serie tv quali “Sabrina, vita da strega”, “X-Files” e “Seinfeld“.
Un grande talento esploso in poco tempo
Dopo il suo ruolo in “Malcolm” iniziato nel 2000 e portato avanti fino al 2006 con 151 episodi, Bryan Cranston arriva finalmente al successo. Nel 2007 prende parte a due episodi della seconda stagione di “How i met your mother“, per poi riapparire in un episodio della nona. Dal 2008 al 2013 recita come protagonista della serie che lo porta definitivamente nell’Olimpo degli attori: “Breaking Bad“. Per il ruolo di Walter White, infatti, Cranston riceve svariati premi fra cui quattro Emmy come miglior attore protagonista e un Golden Globe.
Da qui in poi, sono numerose le grandi interpretazioni, fra cui:
- “Drive” (Nicolas Winding Refn, 2011): grande film, basato sull’omonimo romanzo di James Sallis, che vede protagonista un silenzioso Ryan Gosling. Questo è uno stuntman cinematografico che lavora anche come meccanico al fianco di Shannon, interpretato da Bryan Cranston. “Drive” ha vinto come Miglior regista al Festival di Cannes, oltre ad ottenere numerose altre candidature.
- “Argo” (Ben Affleck, 2012): film che racconta i fatti realmente accaduti di un’operazione segreta congiunta fra Stati Unti e Canada, per liberare dei cittadini americani durante la rivoluzione iraniana nel 1979. Cranston interpreta Jack O’Donnell, supervisore di Tony Mendez, protagonista interpretato da Ben Affleck. È stato candidato a sette Oscar, vincendone tre come Miglior film, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior montaggio. Inoltre, è stato nominato a cinque Golden Globe, vincendone due come Miglior film drammatico e Miglior regia. Infine, anche è stato selezionato per sette BAFTA, vincendone tre come Miglior film, Miglior regia e Miglior montaggio.
- “L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo” (Jay Roach, 2015): film basato su “Trumbo“, biografia scritta da Bruce Alexander Cook. Dalton Trumbo è uno sceneggiatore che, a fine anni quaranta, viene inserito in una lista nera per le sue tendenze comuniste. Per quest’interpretazione, Cranston si è aggiudicato la candidatura ad Oscar e BAFTA come Miglior attore protagonista.
Altre interpretazioni degne di nota
Sono numerose le interpretazioni di Bryan Cranston e sarebbe impossibile parlare di tutte. Possiamo però nominare altri film importanti come “The Lincoln lawyer” (Brad Furman, 2011), “John Carter” (Andrew Stanton, 2012), “Total recall – Atto di forza” (Line Wiseman, 2012). Nel 2019 esce “El Camino” diretto da Vince Gilligan, creatore di “Breaking Bad” di cui il film è un sequel. Gillian ne è stato produttore, autore e regista. Qui tornano nei ruoli di Walter White e Jesse Pinkman, sia Cranston che Aaron Paul, per raccontare cosa è successo al personaggio di Jesse dopo gli avvenimenti dell’ultima stagione.
Curiosità sulla vita di Bryan Cranston
Per il progetto di “Breaking Bad“, Bryan Cranston non è stato solamente attore. Infatti, oltre a diventare produttore, come spesso avviene in serie di successo, ha diretto tre episodi: il primo della seconda stagione, il primo della terza ed il nono della quinta.
Oltre ad essere attore, regista, produttore e sceneggiatore, Bryan Cranston è anche doppiatore. Ha prestato la sua voce in quattro episodi di “Lilo e Stitch“, nel film d’animazione “Batman: Year One” (Sam Liu e Lauren Montgomery, 2011), in “Madagascar 3 – Ricercati in Europa” (Eric Darnell e Conrad Vernon, 2012), in “Kung Fu Panda 3” (Alessandro Carloni e Jennifer Yu, 2016), e nel più recente “L’isola dei cani” (Wes Anderson, 2018).
Bryan Cranston e Aaron Paul sono rimasti molto amici dopo la fine delle riprese di “Breaking Bad“, tanto che negli ultimi anni hanno anche dato vita ad un loro liquore dal nome “Dos Hombres“.
Per un breve lasso di tempo si è trovato al centro di un’indagine per omicidio. Bryan ha lavorato come cameriere in un ristorante insieme al fratello, posto che entrambi hanno lasciato poco prima che scomparisse uno dei cuochi. Entrambi furono indagati per omicidio, salvo poi risultare, ovviamente, innocenti una volta scoperte le modalità della morte dello scomparso.
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di Simone De Mattia
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