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Halo, chiusi i server per Xbox 360

di Redazione NCI

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Halo è costretto alla ritirata. Il tempo scorre inesorabile e talvolta è un sollievo che lo faccia… ma non in questo caso. E nella tecnologia questo semplice assioma è più vero che mai, più spietato del solito. Spesso l’avanzare dei giorni e degli anni ci regala nuove console, nuove IP, insomma il progresso. Ma a volte ci toglie qualcosa.

A cadere sotto la scure del tempo questa volta sono i server di Halo; lo annuncia con un Tweet il team di supporto del gioco. Non saranno più disponibili i server di Halo 3, Halo 4 e Halo: Reach. Il 13 gennaio ha segnato l’ultimo rintocco di campana non solo per una serie di titoli, per il loro comparto online, ma per un’epoca intera.

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Un’epoca gloriosa

La scorsa generazione di console è stata davvero magnifica, ma troppo spesso ci si dimentica di quanto sia stata grande quella ancora precedente. L’era di Xbox 360 è stata una delle più ricche e durature, specie per il franchise di Halo. Un bacino di utenza immenso si è formato proprio durante quegli anni e milioni di giocatori in tutto il mondo hanno popolato, e affollato, quei server.

Non è facile stimare il numero esatto di giocatori rimasti a popolare quei server. In tutta probabilità non sarà rimasto nemmeno un terzo di tutti i giocatori del passato. È triste osservare come spesso, troppo spesso, la decadenza di alcuni titoli non venga determinata da un effettivo peggioramento nella qualità degli stessi, quanto più dall’esigenza di creare nuove realtà. Un’esigenza spesso non determinata da reali necessità quanto più dal mercato.

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Il tempo scorre…

Sempre più di frequente osserviamo come sia il mercato a dettare il tempo, a scandire il ritmo col quale le IP devono essere giocate o abbandonate. Basti pensare a quello che potremmo definire il caso COD. Ogni anno mamma Activision ci serve un nuovo piatto a base di gameplay in stile Rambo e microtransazioni sempre nuove e “interessanti”. Ogni anno il prezzo da pagare non è solo quello del nuovo titolo, ma anche la morte di quello precedente. Muoiono così titoli validissimi come COD Black Ops 2, COD Black Ops 3 e persino COD World at War. Muoiono per far posto a titoli come COD Black Ops Cold War, non è necessario commentare oltre. Il vecchio non muore di vecchia ma piuttosto per assassinio deliberato.

Il 13 di gennaio è indubbiamente un giorno molto triste per tutti gli amanti di Halo nelle sue mille sfaccettature, ma non solo. Giorni come questo dovrebbero ricordare a tutti com’è che fa a scorrere il tempo sugli scaffali, fisici o digitali, com’è che funziona il panorama videoludico. Che si suoni il Requiem, chi ci ha lasciato non verrà dimenticato!

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di Vincenzo Del Bello

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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