di Redazione NCI
Pizzaut, la prima pizzeria in Italia ad essere gestita interamente da ragazzi autistici, è finita anch’essa vittima dei leoni da tastiera del web. Un gesto tanto nobile quanto cortese quello dei ragazzi di Pizzaut che sono finiti vittima degli insulti di attacchi no-vax.
Cosa ha scatenato i no-vax
Nella giornata di lunedì scorso la nota pizzeria lombarda di Pizzaut ha deciso con l’intero staff composto da ragazzi autistici di chiudere una delle sedi in quel di Milano per dedicarsi a una nobile causa: offrire una pizza calda a tutti gli operatori sanitari dell’hub vaccinale. Questa è stata l’unica colpa del fondatore e papà brianzolo, Nico Acampora, che insieme al suo team è stato presto vittima di furiosi attacchi dalla rete a causa dell’iniziativa.
Gli attacchi, perlopiù, derivano da No-vax incalliti che accusano il papà Brianzolo di essere un “venduto” e “servo” delle istituzioni, tra le altre ingiurie. Gli attacchi, però, non sono riservati solo per Acampora. Molti degli insulti e le offese sono stati rivolti, infatti, persino ai ragazzi che fanno parte dello staff di Pizzaut. È a questi ultimi commenti che Acampora risponde.
La risposta di Nico Acampora
“Sono disponibile ad accogliere qualsiasi vostra critica ed anche tutte le vostre offese personali…MA NON POSSO in nessun modo accogliere le offese ai ragazzi di PizzAut, loro non lo meritano.” Sono queste le parole di risposta di Nico Acampora rivolte agli attacchi riscontrati da parte degli hater no-vax. Il fondatore di Pizzaut si è espresso tramite un post su Facebook, data la gravità della situazione.
Ciononostante, Acampora conclude con parole di apertura verso la chiusura riscontrata: “Devo essere sincero il vostro eccesso di livore mi spaventa ma non mi turba… sono disponibile ad offrire una pizza anche a voi, all’aperto con il nostro truck food e rispettando le norme… sono sicuro che la pizza più Buona della Galassia Conosciuta vi vaccinerebbe almeno dal virus dell’odio.”
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di Gianmichele Trotta
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