di Redazione NCI
La variante Omicron, che negli altri Stati ha già fatto incrementare notevolmente il numero dei contagi, è giunta anche in Italia. Mentre si avvicinano le festività natalizie, il governo inizia a pensare già al prossimo decreto per una stretta anti-Covid, volta ad evitare la minaccia di una quarta ondata.
Il rapporto Covid dell’ISS
I contagi, i posti in terapia intensiva e negli ospedali che non accennano a diminuire, portano a pensare che nel nuovo decreto debbano esserci ancora nuove restrizioni, sempre più stringenti. È questo quanto emerge del rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità di ieri.
Nonostante il bilancio positivo rispetto a un anno fa, la situazione negli altri Paesi UE e del mondo peggiora giorno dopo giorno, e l’Italia non può permettersi di perdere il piccolo “vantaggio” acquisito. La causa della nuova ondata è la variante Omicron, più contagiosa delle precedenti di circa 30 volte.
Nuove restrizioni anti-Covid
Il nuovo decreto con le restrizioni che ci accompagneranno durante le festività invernali, che sarà approvato nella giornata di domani, porta con sé non poche novità nella prevenzione dei contagi.
“La campagna di vaccinazione ci ha permesso di salvare vite e di riaprire l’economia, le scuole, i luoghi della nostra socialità. L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano però alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi“. Queste le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi, spese per spiegare la difficile situazione che ha portato alle nuove restrizioni.
Green Pass valido 6 mesi e richiamo dopo 4
Da nove a sei mesi: la validità della certificazione verde si accorcia sempre di più per assicurare una copertura vaccinale che possa contrastare la nuova temuta variante del virus Covid-19. Ma c’è chi pensa di ridurla addirittura a cinque mesi. Anche il periodo di tempo tra la seconda e la terza dose si fa sempre più piccolo: il richiamo del boost, infatti, avverrà non dopo i quattro mesi dalla seconda dose.
Tampone obbligatorio per vaccinati e coprifuoco
Le novità non si fermano qui. I vaccinati non sono, come sappiamo, totalmente esenti dall’infezione. Per questo motivo, per rallentare la curva dei contagi, tra le nuove restrizioni vi sarà anche l’obbligo di effettuare un tampone, con esito negativo ovviamente, almeno 48 ore prima della partecipazione ad un evento con rischio di assembramenti. Ciò vale anche per gli individui vaccinati.
A questa restrizione di prevenzione, però, c’è chi si oppone. Matteo Salvini si è mostrato contrario alla manovra che, a detta sua, porterebbe la gente a chiedersi “Perché ho fatto tutto questo?”.
Un’altra importante novità dovrebbe essere un possibile coprifuoco. Questa limitazione, però, riguarderebbe solo chi non è in possesso della certificazione verde, e che quindi non si è sottoposto al vaccino.
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di Gianmichele Trotta
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