di Redazione NCI
In Italia pare che verrà protratto lo stato di emergenza dovuto alla pandemia di Covid-19. L’ufficialità della notizia arriverà in Consiglio dei Ministri nelle prossime 24/48 ore e secondo le ipotesi verrà prolungato fino al 31 marzo.
La proroga sarebbe quindi di altri tre mesi, almeno per ora. La decisione ufficiale dovrà passare attraverso un Consiglio dei Ministri che potrebbe tenersi nelle prossime ore. La velocità con cui si sta gestendo la questione è voluta da Mario Draghi, che intende dare un chiaro segnale sulle priorità del suo governo.
Questo esecutivo dovrà essere accompagnato da un atto che abbia valore di legge, dato che il 31 gennaio 2022 la possibilità di prorogare ulteriormente lo stato di emergenza si esaurirà. Infatti, secondo le leggi attuali, lo stato di emergenza dovrebbe durare al massimo 24 mesi.
Cosa succede con la proroga?
In pratica le cose resteranno più o meno come adesso. Ovvero, il governo potrà continuare ad usufruire dei Dpcm, cioè decreti che il Parlamento non deve approvare. Per quanto riguarda le regioni, queste potranno continuare a firmare ordinanze più o meno in autonomia, dato che le linee guida saranno comunque messe nelle mani del governo.
Il Commissario straordinario e il Comitato tecnico scientifico (entrambi gli organismi creati a causa della pandemia) proseguiranno con le loro attività. In aggiunta, non cambierebbero nemmeno le procedure legate allo smart working e quelle legate alle restrizioni.
L’Italia è uno tra gli stati meno colpiti dell’Unione Europea nella quarta ondata, ma i dati dei paesi che ci circondano premono sulla decisione del governo. Fino a qualche giorno fa infatti, l’idea iniziale era di far terminare lo stato di emergenza. Ma i recenti dati sulla variante Omicron (che pare la prossima a diventare dominante) hanno fatto scegliere al governo di continuare invece a premere sulla campagna vaccinale e sulle misure straordinarie che sono ancora in vigore. Riguardo la variante Omicron, per avere più informazioni clicca qui e dai un’occhiata al nostro articolo.
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di Elena Barbieri
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