di Redazione Network NCI
Negli USA, nella Silicon Valley, sta nascendo un innovativo (e controverso) progetto tecnologico: Preventive. L’obiettivo sarebbe selezionare embrioni umani e selezionarli geneticamente per prevenire malattie ereditarie. C’è chi teme la deriva che potrebbe prendere questo sviluppo.
USA, cos’è Preventive
Preventive è una startup che è stata fondata a maggio a San Francisco, nella Silicon Valley. L’ambizioso progetto mira a selezionare gli embrioni umani e a modificarli geneticamente, al fine di prevenire malattie ereditarie.
Tra i finanziatori di questa ambiziosa startup ci sono anche personalità statunitensi di spicco come Sam Altmanm, l’amministratore delegato di OpenAI, e Brian Armstrong, CEO di Coinbase. Negli ultimi anni il mercato che mira di biotecnologia, intelligenza artificiale e genetica per offrire ai genitori servizi di screening sempre più sofisticati, è in forte espansione. Questa crescita ha attirato facoltosi investitori, che stanno finanziando startup come Preventive. Tuttavia, la comunità scientifica degli USA teme che questi progetti possano “commercializzare” anche la nascita degli esseri umani.
I dubbi degli scienziati
Come riportato da TGCom24, un articolo del “Wall Street Journal” su Preventive ha acceso il dibattito su questo progetto. Alcuni ricercatori temono una deriva eugenetica che potrebbe ridefinire il concetto stesso di umanità. Secondo i detrattori di Preventive, si tratterebbe di una forma di selezione genetica che andrebbe oltre il concetto di prevenzione medica. Secondo questi studiosi, infatti, questo strumento potrebbe essere utilizzato in fase di fecondazione assistita, per individuare gli embrioni con un maggior potenziale genetico. Questo potrebbe portare ad un vero e proprio mercato delle nascite, dove alcune caratteristiche fisiche e cognitive verrebbero particolarmente ricercate. Va ricordato, tuttavia, che negli Usa e in Europa l’editing genetico è illegale, ma la ricerca del progresso nel campo degli screening genetici è in rapida ascesa.
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Articolo a cura di Enrico Roca
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