di Francesco Ferri
All’incirca 180 tifosi del Napoli sono stati arrestati a Eindhoven, in Olanda. A questi ultimi è stata contestata la violazione del regolamento comunale in materia di assembramenti. Dopo essere stati fermati, le forze dell’ordine li hanno espulsi dal Paese.
I tifosi arrestati
Alle porte del match di Champions League tra il Paris Saint-Germain e il Napoli di Antonio Conte, circa 180 tifosi della squadra partenopea sono stati fermati lunedì sera nel centro della città olandese. La polizia ha segnalato che non si sono verificati dei disordini o risse di alcun genere. Secondo quanto dichiarato da un portavoce le autorità hanno voluto impedire che ciò si verificasse proprio mettendo in scena i diversi arresti. I tifosi napoletani sono quindi stati prontamente espulsi con conseguente annullamento dei loro biglietti per la partita. Gli atti relativi a quanto si è verificato in Olanda sono stati poi trasmessi alle forze dell’ordine italiane della Questura di Napoli, così che possa essere valutata l’eventualità di emettere dei daspo.
Il pugno duro contro i tifosi
Gli agenti di polizia hanno prima chiesto ai tifosi di abbandonare il centro città, vedendo però che le loro richieste venivano palesemente ignorate. Li avrebbero quindi fermati per violazione del regolamento comunale in materia di assembramenti e condotti in autobus fino alla stazione di polizia di Mathildelaan. Qui sono stati interrogati ed è stato scoperto che alcune persone fermate non avrebbero nemmeno avuto il biglietto per la partita di Champions League. Il sindaco della città, Jeroen Dijsselbloem, aveva in precedenza istituto una zona di sicurezza ad alto rischio proprio in vista della partita, così da consentire alla polizia di effettuare ogni tipo di perquisizione preventiva nel centro e in diversi “luoghi caldi” della città.
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