di Redazione Network NCI
Il traffico aereo dell’aeroporto internazionale di Copenaghen è stato chiuso durante la sera di lunedì 22 settembre, dopo l’avvistamento di più droni non autorizzati nell’area circostante.
La chiusura dello scalo
Gli scali nell’aeroporto internazionale di Copenaghen sono stati improvvisamente sospesi nella serata di lunedì 22 settembre, dopo l’avvistamento di droni non autorizzati, i quali sono stati individuati a partire dalle 20.26 (ora locale).
La messa in atto delle misure d’emergenza ha portato alla chiusura completa dello scalo a partire dalle 20.30. Sono stati quindi bloccati tutti i decolli e gli atterraggi.
Decine di voli che avrebbero dovuto atterrare a Copenaghen sono stati invece dirottati in altri aeroporti del paese o situati nei Paesi vicini. Centinaia di passeggeri sono rimasti bloccati in attesa di nuove disposizioni.
Intorno all’1 di notte lo scalo danese è stato riaperto, ma per le stesse motivazioni è stato chiuso invece lo scalo di Oslo, in Norvegia. Quest’ultimo è stato poi riaperto tre ore più tardi.
Le indagini
La polizia danese è intervenuta direttamente e ha confermato che le indagini sono in corso. Il vice ispettore di polizia Jakob Hansen ha tenuto una conferenza stampa nel corso della notte.
“I velivoli senza pilota non sono stati abbattuti dalle autorità, ma sono scomparsi dalla zona da soli e non sappiamo dove siano andati. Stiamo cercando di scoprire che tipo di droni si trovavano nei pressi dell’aeroporto e da dove provengono.
Verso le 20:30 la polizia di Copenaghen ha ricevuto una notifica da Naviair (l’ente che controlla e gestisce il traffico aereo) che lo spazio aereo era chiuso a causa dell’osservazione dei droni. La polizia ha quindi avviato un’indagine approfondita, in collaborazione con il PET (ossia il “Politiets Efterretningstjeneste”, il servizio di sicurezza e intelligence nazionale della Danimarca) e le forze armate danesi.
Il numero, le dimensioni, le rotte di volo, il tempo trascorso sopra l’aeroporto. Tutto questo insieme indica che si tratta di un attore capace. Quale attore capace, non lo so.”
Sulla vicenda si è espresso anche Zelensky, che in un post su X ha affermato di aver incontrato l’amministratore delegato del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva a New York.
“[…] Abbiamo prestato particolare attenzione alle violazioni da parte della Russia dello spazio aereo degli stati membri della NATO, compreso il 22 settembre a Copenaghen. Ci siamo scambiati le opinioni sulle ragioni. Se non vi sarà una risposta risoluta da parte degli alleati- sia Stati che istituzioni- alle provocazioni aggressive, la Russia le porterà avanti.”
Scritto da: Gaia Cobelli
Fonti: tgcom24, Il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano
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