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Robert Redford: tributo a una leggenda del cinema

di Redazione Network NCI

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Il 16 Settembre 2025 Robert Redford, attore passato alla storia, è venuto a mancare all’età di 89 anni e noi di Nasce, Cresce e Streamma abbiamo deciso di raccontare la sua storia come tributo alla leggenda cinematografica che è stata.

Prima del debutto (1936-1960)

Nato a Santa Monica in California nel 1936 Robert Redford ha origini scozzesi e irlandesi. A soli 41 anni sua madre morì di cancro e lui abbandonò gli studi per viaggiare in Europa cercando un ispirazione per una possibile vita da artista. Tornato a Los Angeles, deluso dall’esperienza, cominciò ad avere un brutto rapporto con l’alcol, cosa che superò grazie alla fidanzata dell’epoca.

Si trasferì poi a New York per studiare arte nel 1958, appassionandosi alla recitazione e alla sceneggiatura al punto che un suo professore lo mandò a recitare a uno spettacolo a Broadway e 2 anni dopo nel 1960 il ragazzo iniziò il suo lavoro in televisione.

Dal piccolo al grande schermo (1960-1969)

La prima serie a cui partecipò fu Playhouse 90 e nello stesso periodo recitò in The Puty e Alfred Hitchcock presenta. Nel 1962 Redford iniziò a lavorare in pellicole di scarso successo come Caccia di guerra, che fu il suo primo vero film.

Ha continuato con piccoli film fino al 1965, anno in cui uscì Lo strano mondo di Daisy Clover per cui ha vinto un Golden globe come miglior attore debuttante. Da li in poi la carriera di Redford prese il volo, recitò per film acclamati da critica e pubblico, riuscendo a lavorare con star come Marlon Brando, Jane Fonda e James Fox in La Caccia.

Nel 1969 è arrivato il film che lo ha reso famoso a livello internazionale, quell’anno è infatti comparso al cinema al fianco di Paul Newman in Butch Cassidy.

Gli anni d’oro (1970-1979)

Negli anni settanta Redford continuò a farsi conoscere e nel 1973 uscirono al cinema due film fondamentali per la carriera di Robert. Come eravamo con Barbara Streisand, dove lavora ancora una volta con il suo regista di fiducia Sydney Pollack, e La stangata. Quest’ultimo entrò nella storia del cinema, vincendo 2 Oscar su sette candidature. Una di queste sette fu per lo stesso attore, ma perse e le statuette andarono al regista George Roy Hill per il miglior film e la miglior regia.

Nei due anni successisi uscirono il film del Grande Gatsby e I tre giorni del Condor. Nel 1976 divenne uno dei due giornalisti che generarono lo scandalo Watergate in Tutti gli uomini del presidente il quale venne candidato agli oscar.

Dalla regia al ritiro (1980-2016)

Dopo il fallimento nel 1979 di Il cavaliere elettrico cominciò una carriera da regista che lo portò a vincere diversi premi tra cui l’oscar come miglior regista per Gente comune. Tra il 1998 e il 2012 ha diretto L’uomo che sussurrava ai cavalli e La leggenda di Bagger Vance.

Mentre Redford si alternava tra regia e recitazione, nel 2014 entrò nel Marvel Cinematic Univers facendosi conoscere dalle nuove generazioni come Alexander Pierce, cattivo principale di Capitan America: The Winter Soldier. Ruolo che riprese 5 anni dopo in Avengers Endgame.

Gli ultimi anni di vita (2018-2025)

Redford annunciò il suo ritiro nel 2018 un anno dopo aver vinto il leone d’oro alla carriera al festival del cinema di Venezia. L’attore ha vissuto i suoi ultimi anni di vita con sua moglie fino alla mattina del 16 Settembre giorno in cui venne annunciata la sua morte.

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Articolo di Candido Di Pierro

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