di Gianluca Scognamiglio
Due Mondiali saltati, consecutivamente. Solo il pensiero di non essere protagonisti tra dodici mesi in America mette angoscia: questa volta la qualificazione dev’essere un obiettivo comune. Tutti protagonisti, dunque, già da domani a Oslo, dove la Nazionale si giocherà un pezzo di Mondiale nella trasferta più ostica del nostro girone. La vittoria ci avvicinerebbe al volo per gli Stati Uniti, un pareggio rimanderebbe tutto all’autunno, mentre un risultato negativo aprirebbe quello spettro dei play-off che già più volte ci ha punito…
Infortuni, fantasmi da scacciare e stanchezza
La Norvegia è un’avversaria di assoluto valore, sarebbe difficile da affrontare in qualsiasi momento. Farlo a giugno, con i giocatori del nostro campionato arrivati stremati a fine stagione, non è certo un vantaggio; non lo sono tantomeno i recenti infortuni, che hanno costretto Spalletti a rivedere le sue scelte in termini di convocazioni, senza dimenticare il “caso Acerbi“, sostituito da Coppola dopo quello che Dante definirebbe un “gran rifiuto”.
In difesa ha lasciato il ritiro anche Gabbia, sostituito da Rugani, reduce da una non esaltante stagione all’Ajax. Si è fatto male Locatelli, anche se qui il C.T. ha deciso di non intervenire, ritenendo già adeguatamente folta la lista di centrocampisti a sua disposizione. Abbiamo perso Kean, ultimo in ordine di tempo ma non certo per importanza, in una squadra che oltre a lui e Retegui pecca di peso offensivo (e soprattutto di gol). Insomma, “potrebbe esser peggio, potrebbe piovere”, per citare qui, invece, Igor di “Frankenstein Junior”. E le previsioni meteo per domani sera a Oslo non promettono nulla di buono…
Forza Nazionale, con orgoglio: siamo l’Italia!
Chiuso il capitolo legato alle difficoltà. Le condizioni sopraccitate non sono in ogni caso degli alibi, che Spalletti spera di non dover cercare tra poco più di 24 ore. Sì perché perdere domani significherebbe lanciare i norvegesi verso il Campionato del Mondo, rimanendo probabilmente ancora una volta a bocca asciutta. E la Norvegia non si qualifica per questa competizione dal 1998 (e manca agli Europei dal 2000). Insomma, sebbene mancare anche questa qualificazione sarebbe un disastro, non è ancora il momento di essere pessimisti: l’Italia ha tutte le carte in regola per vincere tutte le partite di questo girone e staccare il pass per l’America. Basterebbe anche raccogliere quattro punti con la Norvegia tra andata e ritorno…
Ritorno che si giocherà il 16 novembre, in casa degli Azzurri, nell’ultima partita delle Qualificazioni. È plausibile credere che entrambe le squadre arrivino a quella partita ancora in corsa. D’altronde la Norvegia ha già schiantato la Moldavia e la nazionale israeliana, mentre l’Italia dovrà sbrigare le altre pratiche più in là, essendo stata impegnata in primavera con le semifinali di Nations League. In ogni caso, mettendo da parte anche la non citata Estonia, il Gruppo I sembra segnato a un duello, che dovrebbe vederci protagonisti contro i “Vichinghi”. Certo, a Oslo non ci aspetteranno come i personaggi di “Dragon Trainer“, ma la sfida è aperta. E questa volta non si può sbagliare.
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