di Redazione Network NCI
Accade a Roma, venerdì mattina, quando il narcotrafficante in questione chiama gli agenti per una semplice lite. Non avendo con sé il documento d’identità invita gli agenti a seguirlo fino a casa per poterlo mostrare. Lì, però, teneva della droga in bella vista, che aveva “dimenticato” di nascondere: è stato quindi arrestato.
La lite
Il 50enne, che già aveva la fedina penale segnata dal traffico di droga, si è recato quella mattina a ritirare la sua macchina dal meccanico. Fra i due è scoppiata una litigata: secondo il narcotrafficante il meccanico non aveva lavorato a dovere, pertanto non voleva pagarlo. La discussione si è accesa al punto che lui stesso ha chiamato il 113 per mediare le parti.
Terminata la procedura di mediazione, la prassi vuole che si identifichino i suoi protagonisti. A questo punto la vicenda prende una piega inaspettata. Il meccanico ha mostrato subito il suo documento, mentre lo spacciatore non lo aveva con sé: “Chiedo scusa – ha detto ai poliziotti – non ho il documento, possiamo andare a casa che sta a cento metri da qui”.
L’ingresso nella casa
La disattenzione del protagonista arriva proprio qui: in casi del genere non c’è l’obbligo per i poliziotti di entrare in casa, avrebbero potuto semplicemente aspettarlo all’ingresso del palazzo. Lui stesso ha invitato gli agenti a seguirlo.
Una volta dentro gli agenti hanno trovato ben due panetti di hashish da un etto ciascuno in bella vista su una mensola. Il proprietario ha provato a scusarsi per non averla nascosta e a giustificarsi, minimizzando l’evento, dicendo che era per uso personale.
Da un intervento di routine a un’indagine per droga
I fatti non lasciavano spazio alle sue scuse, perciò i poliziotti hanno avviato l’indagine per droga. Sono quindi arrivati i cani antidroga che hanno trovato varie buste di cocaina e crack nascoste in giro. Gli agenti hanno anche controllato la sua auto, che gli è stata sequestrata in quanto senza assicurazione.
In poche ore la sua distrazione l’ha spedito in manette nel carcere di Regina Coeli.
Fonti: Il Messaggero e La Cronaca di Roma
Articolo di Noemi Barlocco per Nasce Cresce Ignora.
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