fbpx Pupi Avati riceverà il David di Donatello alla carriera
Cinema & Serie TV

Pupi Avati riceverà il David di Donatello alla carriera

di Redazione Network NCI

Condividi con chi vuoi

Il regista di film italiani cult come La casa delle finestre che ridono, Pupi Avati, riceverà il Premio alla Carriera ai prossimi David di Donatello 2025.

Pupi Avati riceverà il David alla carriera 2025

Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera in occasione della settantesima edizione dei Premi David di Donatello. Questo premio gli verrà consegnato mercoledì 7 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta. La conduzione di questa edizione sarà affidata a Elena Sofia Ricci e a Mika.

La presidente e direttrice artistica, Piera Detassis, ha affermato: “L’Accademia del Cinema Italiano è onorata di consegnare il David alla Carriera a Pupi Avati, talento poliedrico di regista, scrittore, sceneggiatore, musicista e produttore, in coppia inossidabile con il fratello Antonio. Grande autore e affabulatore, ha raccontato il tempo perduto della provincia, con le sue pigrizie, le ferocie e gli spaventi, il soffio spaventoso dei mostri immaginati da ragazzo nelle campagne, ma anche la voglia di riscatto e lo slancio nell’inseguire i propri sogni.”

Le lodi alla carriera del regista

Questa ha poi continuato a lodare le gesta dell’autore, concentrandosi sulle sue opere e sugli attori con cui ha lavorato: “Creatore indiscusso del gotico padano con La casa delle finestre che ridono fino ai recenti Il signor Diavolo e L’orto americano, Avati si immerge con incanto e magia nell’autobiografia emiliana e scava a tocchi leggeri, mai appariscenti, nell’inconscio piccolo borghese e rurale, traendo segnali di umanità dalle vite grigie, redente dalla poesia e dalla speranza, in un racconto a mosaico, collettivo, d’amicizia e famigliare, come avviene nei suoi tanti capolavori.

La sua speciale grazia d’autore tocca gli attori, esaltati in ruoli spesso sorprendenti, da Lino Capolicchio a Carlo Delle Piane, da Gianni Cavina a Silvio Orlando, da Diego Abatantuono a Renato Pozzetto, da Neri Marcorè ad Alba Rohrwacher ed Elena Sofia Ricci, fino a comporre una geografia di volti e umanità diversa, alla scoperta di un’Italia poetica e lontana dalle luci della ribalta”. 

Sembra quindi che Pupi Avati abbia meritato questo premio. Con un’intera vita dedicata alla settima arte, non si può dire che non ne sia degno. Voi siete felici per il regista? Fatecelo sapere sulla nostra pagina Instagram. Per non perdervi aggiornamenti, curiosità e approfondimenti sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

Articolo di Lorenzo Giorgi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi