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ESA, promosso il primo astronauta disabile

di Enrico Tiberio Romano

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L’inglese John McFall potrebbe presto diventare il primo uomo con disabilità a lasciare il pianeta Terra alla volta dello spazio. Scopri i dettagli del grande traguardo raggiunto sotto la coordinazione dell’ESA (European Space Agency) e cosa ci si attende per il futuro.

Il primo europeo alla volta della ISS

Il protagonista della storia di oggi è come detto l’inglese John McFall, che indossa una protesi alla gamba destra dopo averla persa in un incidente in gioventù. Il neo-promosso astronauta fa adesso parte di un team di 12 persone selezionate dall’ESA che hanno superato una lunga fase di studi circa la loro idoneità a superare gli stress di un lancio verso la stazione spaziale internazionale (ISS). Tra questi figurano anche gli italiani Anthea Comellini e Andrea Patassa.

Il britannico quindi si è dimostrato idoneo in tutti i test senza grossi problemi ed a raccontarlo è Daniel Neuenschwander, direttore dell’esplorazione umana e robotica dell’Esa:

John è oggi certificato come astronauta in grado di volare in una missione di lunga durata sulla Iss, e penso che questo sia un incredibile passo avanti nella nostra intenzione di ampliare l’accesso della società allo spazio. In tutta onestà, mi aspettavo qualche ostacolo e sono davvero felice di vedere che ce l’abbiamo fatta. Ora è un astronauta come tutti gli altri in attesa che gli venga assegnata una missione”.

L’uomo, un medico esperto in ortopedia, ha anche avuto un importante passato da atleta, vincendo una medaglia di bronzo come velocista alle paralimpiadi. “Mi sento estremamente orgoglioso” ha dichiarato a margine dell’annuncio della sua possibile partecipazione ad una missione spaziale nel prossimo futuro come riporta, in Italia, ANSA.

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