di Redazione NCI
Vincitore di due premi Oscar per “Pulp Fiction” e “Django Unchained”, Quentin Tarantino rimane uno dei registi più acclamati e visionari della sua generazione. Durante il Sundance Film Festival, il cineasta californiano ha condiviso nuovi dettagli sul suo futuro creativo, sorprendendo ancora una volta pubblico e critica.
“Al momento sto scrivendo un’opera teatrale”, ha rivelato Tarantino alla stampa. “Penso che sarà la prossima cosa che porterò a termine”. Questo nuovo progetto, però, potrebbe non limitarsi al palcoscenico. Il regista ha infatti lasciato intendere che il testo potrebbe trasformarsi nel suo tanto atteso decimo lungometraggio, quello che ha sempre dichiarato sarà il suo ultimo. “Se sarà un fiasco, probabilmente non lo adatterò per il cinema. Ma se sarà un successo? Potrebbe diventare il mio ultimo film”.
Le voci sul suo decimo e definitivo lavoro si rincorrono dal 2019, anno dell’uscita di “C’era una volta a… Hollywood”. Eppure, Tarantino non sembra avere alcuna fretta di completare questo capitolo. Parlando con la stampa americana, il regista ha spiegato di voler dedicare tempo alla sua famiglia prima di lanciarsi in una nuova produzione. “Faccio questo mestiere da 30 anni. Il mese prossimo mio figlio compirà cinque anni, mentre la mia bambina ha due anni e mezzo. Non voglio imbarcarmi in un progetto così impegnativo mentre sono troppo piccoli per capirlo. Preferirei aspettare che mio figlio abbia sei anni, così potrà ricordare tutto e viverlo con me”. Quando si tratta della figlia più piccola, Tarantino è altrettanto convinto: “È un genio, lo capirà lo stesso”.
Un’industria in crisi e la frustrazione di Quentin Tarantino
Nel corso del suo intervento al Sundance, il regista non ha risparmiato critiche al panorama cinematografico contemporaneo. “Scrivere un’opera teatrale è una vera sfida”, ha ammesso, “ma fare un film? Cosa significa oggi fare un film? Un’opera che resta in sala per quattro misere settimane, per poi finire direttamente in televisione. Non è per questo che ho iniziato a fare cinema”.
Tarantino ha definito il declino dell’industria come un fenomeno già evidente negli anni ’90, ma drasticamente peggiorato negli ultimi tempi: “Era già abbastanza brutto nel 1997. Nel 2019, quando ho fatto “C’era una volta a… Hollywood”, la situazione era pessima, e quello è stato l’ultimo grande anno per il cinema. Ora, però, è tutto crollato”.
A sorprendere i fan, inoltre, è stata la decisione del regista, nell’aprile 2024, di abbandonare “The Movie Critic”, progetto che si diceva coinvolgesse nuovamente Brad Pitt. Questo cambio di rotta non ha fatto che accrescere l’attesa per il suo decimo, e forse ultimo, capolavoro.
Che si tratti di teatro o cinema, una cosa è certa: Tarantino continua a mantenere il pubblico con il fiato sospeso, rimanendo fedele alla sua natura di artista unico e imprevedibile. Restate connessi su Nasce, Cresce, Streamma per rimanere aggiornati su tutte le novità e gli approfondimenti dal mondo del cinema.
Articolo di Damiano Longo
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