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Ape, il mitico “tre ruote” dice addio all’Italia

di Enrico Tiberio Romano

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Un’epoca sta per chiudersi, l’Ape Car dopo oltre 75 anni abbandonerà l’Italia. L’iconico tre ruote con il tempo è diventato un simbolo della vita agreste di milioni di italiani, ma presto non sarà più così.

Ape Car saluta l’Italia

Risulta impossibile pensare che nell’arco di una vita un italiano non abbia avuto modo di vedere un’Ape Car nelle vie della propria città. A partire da quest’anno però, purtroppo, Piaggio ne sospenderà la produzione nel Paese a causa dell’urbanizzazione e del calo della domanda, oltre ai costi di produzione interni.

Come spiega ANSA la produzione non verrà del tutto interrotta bensì l’Ape verrà fabbricata esclusivamente in India. Il nuovo mercato di riferimento saranno quello indiano e quello africano, dove i vincoli in materia di emissioni inquinanti non sono stringenti.

Angelo Capone, segretario FIOM di Pisa ha commentato: “Al di là dell’aspetto romantico del legame col territorio è una scelta in qualche modo obbligata. L’Ape è un Euro 4 a due tempi, immaginare un due tempi Euro 5 è una cosa complicata dal punto di vista della meccanica. Sarebbe necessario cambiare la motorizzazione ma a quel punto non sarebbe più un’Ape”. 

L’impatto sull’occupazione non dovrebbe essere devastante, l’azienda assicura che i 1100 impiegati che verranno messi in cassa integrazione saranno presto direzionati verso altri progetti.

L’iconico veicolo fu progettato nell’immediato dopo guerra dall’ingegnere Ascanio, che ideò anche la vespa. Oggi questo simbolo, a causa delle novità legislative andrà a cercare le stesse fortune altrove.

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