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Atomic Heart: un titolo passato in sordina?

di Alessandra Santoni

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Uscito il 21 febbraio 2023, Atomic Heart è un videogioco in prima persona realizzato dal team russo Mundfish. Il titolo si presenta ai nostri occhi come un capolavoro che non riesce però a godere della fama che gli spetta.

Ma cosa ha minato la sua fama facendolo passare come un titolo in sordina o quasi dimenticato?

Russia e comunismo in un connubio videoludico

 

Inizialmente battezzato come il Bioshock sovietico, Atomic Heart si presenta sin da subito un buon titolo, ostacolato però da vicissitudini socio-politiche tutte attorno al gioco che non gli hanno reso ciò che alla fine spettava a questo titolo. Rappresenta un progetto brillante, capace di far tacere le voci maligne che puntavano il dito contro la buona riuscita di un’opera che si è rivelata in realtà ben al di sopra di qualsiasi aspettativa.

L’ottima combinazione di ogni meccanica di gioco che spazia dal gameplay alla capacità narrativa del team di sviluppo, fanno di Atomic Heart un titolo sorprendente e da non sottovalutare, che getta le basi per un universo innovativo che può continuare ad espandersi.

Difatti, è un titolo capace di coniugare bene teorie fantascientifiche alla realtà del comunismo. Il team di sviluppo russo Mundfish riesce a guardare il passato, analizzando il presente e scrutando il futuro di tutti quegli estremismi di sinistra e riesce al contempo a sminuire tutte quelle tesi che deturpano il mondo, ignorando la realtà dei fatti.

Anzi, Atomic Heart si dimostra quasi come un progetto portatore di un’ideologia politicamente utopistica che si muove in senso opposto: ci mostra inizialmente quanto il progresso tecnologico sia fantastico e possa rendere la società migliore, sbandierando la tanta amata faccia dell’egualitarismo e della parità, per poi far notare quanto marcio sia il mondo attorno all’uomo e quanto egoistico possa essere l’essere umano in sé.

Cosa ha fatto Atomic Heart al mondo?

Atomic Heart inscena un immaginario nel quale l’Unione Sovietica diventa il cuore nevralgico della rivoluzione scientifica, incoronandosi regina della corsa alla tecnologia e cambiando il mondo. Si sviluppa attorno al gioco un mondo in cui gli umani convivono con dei robot e perseguono fedelmente i miti divulgati negli anni dall’Urss.

Vi ricordiamo, infatti, che il gioco è ambientato nell’Unione Sovietica del 1955, quindi nel periodo del secondo dopoguerra e della Guerra Fredda, in cui la lotta al potere globale era ostacolata dagli Stati Uniti.

Ma il vero problema non è stato il gioco in sé ma la sua provenienza.

Come detto sin dall’inizio, si tratta di un gioco realizzato da un team russo ed uscito in un periodo in cui la guerra tra Russia ed Ucraina era nel suo più vivo fervore: non sono stati pochi i reclami, soprattutto da parte dell’Ucraina e dal governo stesso.

Stando a quanto rilasciato durante un’intervista al VGC dal viceministro ucraino della trasformazione digitale Bornyakov, il team di sviluppo Mundfish aveva dei legami con la società energetica statale russa Gazprom, da cui avrebbe ricevuto dei sostanziosi finanziamenti. Inoltre, pare che la software house non abbia denunciato l’invasione della Russia in Ucraina, il che porta molti a credere che gli sviluppatori la supportino.

Per tutti questi motivi, nel 2023 a distanza di pochissimo dalla sua uscita, il viceministro ucraino aveva chiesto lo stop immediato alle vendite di Atomic Heart, mettendolo al bando anche in altri Paesi filoucraini e chiedendo a Microsoft e Sony di stoppare le vendite a livello globale.

Ovviamente ciò non è accaduto però sicuramente ha minato gravemente l’immagine di un gioco che è passato totalmente in sottofondo.

Un gioco che alla fine ha sofferto di un conflitto armato di ideologie, e non solo, che non gli apparteneva.

atomic heart

Cosa ne pensiamo?

Atomic Heart si propone come portatore di tematiche e personaggi, immuni da banalizzazioni e da prese di posizioni nette, all’interno dei quali moralità, giustizia, buon senso si mescolano in un connubio piacevole e intrinseco. Il modo profondo di affrontare temi socio-politici e al contempo fantascientifici, e tendenzialmente attuali, fa pensare a futuri vicini, quasi come una visione non proprio futuristica che oscilla tra l’avere un mondo rivoluzionario e l’averne uno che potrebbe mettere in pericolo l’umanità.

Chi si è mai approcciato a scrittori del calibro di George Orwell, sarà più sensibile alla narrazione profondamente stratificata e non poco complessa di Atomic Heart, che va ad approfondire la propria storia con un linguaggio molto affascinante e per niente scontato. Il risultato è quello di un racconto fantastico interessante, non scontato, corposo, composto da storie, contornate da un’ampia gamma di situazioni e intrighi.

Noi vi consigliamo di giocarlo in un’ottica totalmente priva di preconcetti socio-politici ma con l’occhio di un vero gamer, che non giudica il gioco dalla sua provenienza o da tutti i pregiudizi che lo contornano.

Atomic Heart è un titolo che merita molto di più e magari nei mesi o addirittura negli anni, sarà apprezzato sempre di più e meno giudicato.

Voi che ne pensate? Avete mai giocato a questo titolo? Fateci sapere la vostra nei commenti e rimanete sempre aggiornati sul nostro sito.

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