di Redazione NCI
L’origine del bacio, gesto universale di affetto, potrebbe essere più antica di quanto pensiamo. Secondo una teoria suggerita da studi etologici e pubblicata sulla rivista scientifica Evolutionary Anthropology, il bacio potrebbe derivare dal “grooming”, un comportamento tipico delle grandi scimmie. Questo atto di pulizia reciproca (lo spidocchiamento) non è solo un modo per mantenere l’igiene, ma serve anche a rafforzare i legami sociali tra i membri di un gruppo.
Dove nasce il bacio?
In questo contesto, l’atto di avvicinare le labbra alla pelle dell’altro, come segno di cura e attenzione, potrebbe essere l’antenato del bacio umano. Proprio come il grooming, il bacio è oggi considerato un gesto che va oltre la semplice intimità fisica: rappresenta infatti affetto, fiducia e appartenenza.
Nel tempo, l’evoluzione ha portato questo gesto a diventare uno dei simboli principali del romanticismo e dell’amore umano. Le grandi scimmie, come i bonobo e gli scimpanzé, mostrano comportamenti che ricordano molto il bacio umano, ma con una funzione legata principalmente alla socializzazione e alla cooperazione.
Per l’uomo, invece, il bacio ha assunto una valenza emotiva e passionale, diventando parte essenziale delle relazioni intime. Studi antropologici hanno dimostrato che il bacio è un comportamento presente in molte, sebbene non tutte, le culture umane, suggerendo che la sua origine biologica possa essersi evoluta per soddisfare sia bisogni sociali che psicologici. Questo viaggio evolutivo ci invita a riflettere su come un semplice gesto sia divenuto simbolo d’amore e intimità, unendo gli esseri umani ai loro antenati primati.
Questo viaggio evolutivo ci invita a riflettere su come un semplice gesto sia divenuto simbolo d’amore e intimità, unendo gli esseri umani ai loro antenati primati. In fondo, il bacio rappresenta uno dei legami più profondi e universali della nostra natura, un piccolo gesto capace di comunicare più di mille parole.
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di Francesco Cacciapuoti
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