di Redazione NCI
Mentre in Israele sono in corso le celebrazioni dello Rosh Hashanah (il capodanno ebraico), in Iran si preparano a celebrare i funerali del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Scenari diversi per i due paesi medio-orientali, ma sullo sfondo un conflitto che li coinvolge direttamente e li vede contrapposti.
Il recente attacco iraniano ai danni di Israele, come sostenuto da Netanyahu, non rimarrà impunito. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, principale alleato dello stato ebraico. Il presidente USA uscente ha dichiarato che “non sosterrebbe un eventuale attacco ai siti nucleari iraniani“. Tuttavia, ha affermato che sono in fase di discussione, assieme ad Israele, dei possibili raid contro gli impianti petroliferi della Repubblica Islamica dell’Iran.
Guerra in Medio-Oriente: nuovi scenari all’orizzonte
Quello che sta iniziando sarà un fine settimana “tranquillo”. Questo è dovuto al fatto che oggi, a Teheran, si terranno i funerali di Nasrallah, mentre in Israele si festeggia il capodanno ebraico, una delle festività più importanti. La risposta missilistica da parte di Netanyahu, coordinata con gli USA, non tarderà ad arrivare. Probabilmente, tra qualche giorno assisteremo a una nuova fase della guerra.
Nel frattempo, l’IDF ha nuovamente bombardato Beirut, nel quartiere di Dahieh. Le Forze di Difesa Israeliane hanno ordinato l’immediata evacuazione della zona interessata e hanno dichiarato che l’obiettivo dell’attacco era il nuovo leader di Hezbollah: Hashem Safieddine. Il numero delle vittime e dei feriti, così come il risultato dell’incursione, sono al momento sconosciuti.
La questione medio-orientale si fa sempre più delicata e complessa. Le trattative di pace, ad oggi, sono considerate un’utopia, soprattutto dopo l’uccisione del leader di Hezbollah Nasrallah, grande alleato dell’Iran, da parte dell’IDF. Si attendono aggiornamenti.
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Articolo di Salvatore Carboni
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