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My Hero Academia: you’re next, la recensione: un lungometraggio deludente

di Nasce Cresce Ignora

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“Il prossimo… sei tu!”. Quanti di noi hanno visto e rivisto questa iconica scena di My Hero Academia: All Might, dopo il terribile scontro con All For One, si erge vittorioso con la sua classica posa. Ma c’è qualcosa di diverso rispetto al passato. L’eroe numero 1 infatti, consumato (letteralmente) dallo scontro e dai problemi di salute, dice addio ai suoi poteri. L’ultima fiamma di One For All presente in lui si spegne definitivamente. Portato al limite, il nostro eroe, dopo lo scontro, punta il dito alla telecamera, scandendo delle parole iconiche: “il prossimo… sei tu!”, riferendosi al giovane Izuku Midoriya, colui che ha ereditato il quirk e la volontà di All Might.

My Hero Academia: you’re next, un film in linea con il finale del manga

Ecco, fin qui tutto a posto direte voi. Ma purtroppo non è tutto rose e fiori (o forse si, visto il quirk principale del film). C’è qualcuno che ha preso un po’ troppo alla lettera queste parole di All Might, pensando di essere il prossimo “simbolo della pace” e di poter incarnare e addirittura superare quello che rappresentava la figura di All Might.

Un misterioso personaggio fa la sua comparsa nella vita degli eroi della UA, impegnati a fronteggiare i villain di ogni giorno. Deku e compagni però non hanno idea di cosa li aspetta: questa figura misteriosa è infatti… All Might!

O meglio… ha la faccia di All Might, e si erge a successore dell’ex eroe numero 1, andando però totalmente in contrasto con i valori dell’eroico Toshinori, tanto da farsi arrivare a chiamare “Dark Might”.

My Hero Academia

I nostri vengono catapultati in diversi luoghi a bordo di un’enorme navicella creata dai poteri di Dark Might. Qui, scopriamo (grazie all’aiuto degli eroi al quartier generale alla UA) che Dark Might e i suoi “scagnozzi” appartengono alla famiglia Gollini, la più famosa organizzazione criminale europea.

Parte così la “caccia all’uomo”, anche se sarebbe più corretto dire “alla donna”. Infatti, la fonte principale della forza di Dark Might e dei suoi proviene dalla piccola Anna, una ragazza con un quirk in grado di amplificare i poteri degli altri, se compatibili. Alla ricerca della piccola Anna è principalmente Giulio, un ragazzo molto legato alla vita della giovane, che ci viene presentato precedentemente, ancora all’esterno della fortezza, nel tentativo di uccidere Anna.

Gli studenti della sezione A, che avanzano divisi in 3 gruppi (più la coppia formata da Deku e Giulio), trovano sul loro cammino sorprese e nemici, compresi i membri della famiglia Gollini. Vi lasciamo immaginare il resto della trama di quello che, purtroppo, rispecchia anche l’approccio del finale del manga: scontato, veloce, ripetitivo e che non soddisfa assolutamente le aspettative.

My Hero Academia: you’re next, conclusioni

Un film più che evitabile, dove a fare da padrone è una versione “tarocca” di All Might (davvero non c’era un villain migliore da usare?) priva di personalità, con un co-protagonista come Giulio semplicemente scontato, che nonostante i tentativi di caratterizzarlo rimane totalmente senza spessore.

Classico villain potenziato da elemento esterni, con i villain secondari che dovrebbero essere appena al di sotto, che alla prima difficoltà crollano senza batter ciglio, senza essere un minimo caratterizzati.

Purtroppo il franchise di My Hero Academia ha subito un colpo non indifferente con un finale del manga minimamente non all’altezza. Il film “You’re Next” si conferma su quella linea, con un’opera lasciata ormai al suo nefasto destino. E questo fa male, visto l’enorme potenziale.

PRO:

-Le musiche;
-Un team-up iconico fra 2 eroi.

CONTRO:

-Storia banale;
-Personaggi vuoti;
-Finale scontato e ripetitivo;
-I villain non all’altezza.

Voto: 5

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recensione di Flavio Santini

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