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San Siro, il punto sul nuovo stadio di Inter e Milan

di Alessandro Colepio

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Il tema del nuovo stadio a Milano è attualità da ormai qualche anno. L’iconico stadio Giuseppe Meazza di San Siro, proprietà del Comune lombardo che viene di fatto affidato alla gestione di Inter e Milan, non riesce più a tenere il passo con il nuovo corso dell’edilizia calcistica europea, sempre più rivolta verso una privatizzazione degli impianti.

Se si guarda ai grandi club europei, quasi tutti hanno acquistato la proprietà del loro stadio, alcuni hanno addirittura abbandonato o demolito il vecchio impianto per costruirsi in autonomia la propria nuova casa. In questo modo i club non sono tenuti a pagare un corrispettivo annuale al Comune di residenza, possono gestire autonomamente l’organizzazione della struttura e si assicurano incassi importanti dalla vendita dei biglietti. Non a caso la Juventus ha basato gran parte del suo ciclo vincente nello scorso decennio proprio sul fattore stadio, che ha permesso al club torinese di trasformare l’attuale Allianz Stadium in un fattore determinante anche per le vittorie sul campo.

I due club milanesi, nonostante la grande massa di tifosi al seguito, non hanno ancora compiuto questo grande salto. Da qualche tempo, le società e il Comune di Milano sono impegnati in una sorta di tira e molla che non ha ancora portato ad una decisione univoca. Vediamo ora i motivi dietro alle difficoltà che Inter e Milan stanno incontrando.

 

Stadio

San Siro (@Shutterstock)

San Siro dovrà essere abbandonato?

Il primo punto di incomprensione riguarda proprio la gestione dello storico impianto del Meazza, cornice indimenticabile dei successi raggiunti dai due club della città. Il Comune ha già messo in chiaro che lo stadio è troppo importante, sia da un punto di vista storico che economico, per essere demolito. Giuseppe Sala non vuole privarsi di una risorsa così importante per la città, ma allo stesso tempo ha aperto alla possibilità di ristrutturazione. Secondo il progetto presentato in estate dalla società Webuild, ci sarebbe bisogno di un investimento di circa 350 milioni di euro: Inter e Milan hanno categoricamente escluso questa possibilità.

Viste le prospettive diametralmente opposte, tutto fa pensare che l’epoca della Scala del calcio sia giunta agli sgoccioli. Rimane comunque un problema: dove si sposteranno i due club?

 

Tifosi del Milan (@Shutterstock)

Le possibili alternative per il calcio milanese

Appurato che prima o poi le due società dovranno dire addio al loro impianto storico, resta da definire il piano d’azione da seguire. Innanzitutto, verrà costruito un nuovo stadio da condividere oppure le strade dei due club si separeranno? In estate sembrava che l’Inter volesse spingere per la comproprietà del nuovo impianto, mentre il Milan era interessato a costruire la sua nuova casa presso il Comune di Sesto San Giovanni.

RedBird, gruppo di investimento che detiene la maggioranza delle quote dei rossoneri, aveva già individuato l’area e si era affidato alle migliori società di edilizia sportiva al mondo per il disegno della cosiddetta “Cattedrale, l’imponente e modernissima struttura che avrebbe dovuto rappresentare il vertice globale del settore. Uno stadio così lontano dal centro della città avrebbe però presentato diverse problematiche, specialmente in tema di trasporti: come riportato dal sito dell’associazione “Salviamo San Siro“, i due club hanno inviato una lettera aperta al Comune per riaprire il dibattito sul nuovo impianto. L’idea è di trattare entro e non oltre il prossimo ottobre, per poi giungere ad un compromesso e iniziare al più presto la fase di progettazione.

Arriviamo così alla notizia delle ultime ore, riportata da Sky Sport: la proposta delle due società, presentata direttamente al sindaco Sala, è quella di costruire un nuovo stadio sempre nell’area di San Siro. Una sorta di transizione verso il futuro che però possa rispettare la storia e le tradizioni del calcio milanese. Stando a quanto dichiarato dal primo cittadino del capoluogo lombardo, questa idea potrà essere accolta solo se i club presenteranno un progetto a breve termine che comprenda comunque una proposta di riqualificazione del quartiere. A quel punto, il Comune proporrà un bando pubblico in cui metterà in vendita il vecchio stadio e le aree limitrofe, lì dove sorgerà il nuovo stadio.

Non si tratterà di un diritto di superficie, stando alle parole di Sala, ma di una vera e propria cessione. Inter e Milan, pur diventando i proprietari effettivi dell’area stadio di San Siro, non potranno comunque demolire la struttura, su cui graverà dal 2025 il vincolo culturale di preservazione. La Scala del calcio rimarrà in piedi, ma potrebbe venir affiancata da un nuovo impianto, moderno e adatto alle nuove esigenze del calcio e dei tifosi. Le trattative sono ancora in fase embrionale, e una grossa parte dell’eventuale accordo dipenderà dal prezzo di cessione del terreno.

Derby di Milano

Rui Costa e Materazzi durante il Derby di Milano (dal Canale Youtube @FF KUTHAYALI)

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