di Denieli Freitas Nogueira
Un triste episodio ha recentemente sconvolto la comunità di Fiesso Umbertiano, un piccolo comune in provincia di Rovigo. Spritz, un cane meticcio di soli quattro anni, è deceduto dopo giorni di sofferenze, causate dall’ingestione di liquido antigelo. Questo drammatico evento, avvenuto in via Chiavichetta, una strada già tristemente nota per casi simili, ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i residenti, portando alla luce una problematica ricorrente nella zona.
Via Chiavichetta: una problematica ricorrente
La vicenda ha avuto inizio la scorsa settimana, quando Spritz ha cominciato a mostrare i primi segni di malessere. Secondo il racconto di Veronica Mini, proprietaria del cane, inizialmente i sintomi potevano far pensare a un’indigestione. Tuttavia, sabato scorso, la situazione è precipitata. Spritz ha subito un crollo improvviso, e nonostante l’intervento del veterinario, è stato impossibile salvarlo. Gli esami del sangue hanno rivelato un quadro clinico devastante: i reni del cane erano gravemente danneggiati, una condizione riconducibile al 100% all’avvelenamento da antigelo, sostanza che, se ingerita, provoca una rapida e dolorosa insufficienza renale.
Veronica Mini, profondamente colpita dalla perdita del suo amato cane, non si arrende e ha deciso di agire. Mercoledì si è recata presso la stazione dei Carabinieri di Fiesso Umbertiano per sporgere denuncia, fornendo tutta la documentazione relativa al caso. Determinata a ottenere giustizia per Spritz, Veronica ha promesso di non fermarsi finché il responsabile di questo crudele gesto non sarà individuato.
Non un caso isolato
L’avvelenamento di Spritz non è un caso isolato. Via Chiavichetta è stata teatro, negli ultimi anni, di diversi episodi simili. Come riportato da La Voce di Rovigo, solo la settimana scorsa, un’altra cagnolina è stata trovata morta nella stessa via, con sospetti di avvelenamento da miocardite. Inoltre, un altro residente ha visto il proprio cane avvelenato per ben tre volte, in quel caso con veleno per topi. Molti residenti sperano che, grazie ai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, si possa finalmente identificare il colpevole e porre fine a questa catena di crudeltà che ha gettato nello sconforto numerose famiglie della piccola comunità.
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