di Denieli Freitas Nogueira
La sonda Parker della NASA, lanciata nel 2018 con l’obiettivo di studiare la parte più esterna dell’atmosfera del Sole, continua a stupire con le sue straordinarie prestazioni. Come riportato dall’ANSA, questo straordinario strumento scientifico ha recentemente raggiunto una velocità di 635.266 chilometri all’ora, confermandosi come l’oggetto più veloce mai costruito dall’uomo. Tale velocità è circa 500 volte quella del suono, un traguardo incredibile per la tecnologia spaziale.
La sonda Parker: un record dopo l’altro
Questa velocità record era già stata raggiunta dalla sonda il 27 settembre 2023, e si prevede che verrà ulteriormente superata nel 2025, quando la Parker si avvicinerà ancora di più al Sole. Gli scienziati stimano che in quell’occasione la sonda raggiungerà i 692.000 chilometri all’ora, una velocità sufficiente per coprire la distanza tra Washington e Tokyo in meno di un minuto.
La Parker Solar Probe è in grado di raggiungere queste velocità impressionanti grazie alla sua traiettoria orbitale che sfrutta la gravità di Venere per ottenere una spinta aggiuntiva, un effetto noto come “fionda gravitazionale“. Questa tecnica permette alla sonda di avvicinarsi progressivamente al Sole, riducendo la sua distanza dalla stella ad ogni orbita.
La sua missione
Lanciata da Cape Canaveral il 12 agosto 2018 su un razzo Delta IV Heavy, la Parker Solar Probe è dotata di un sofisticato scudo termico in grado di resistere a temperature fino a 1600 gradi centigradi. Questo scudo, spesso 11,5 centimetri e composto da schiuma di carbonio racchiusa tra due strati di carbonio, protegge la strumentazione scientifica della sonda dalle estreme condizioni termiche vicino al Sole. Le celle solari della sonda sono raffreddate ad acqua per evitare danni da surriscaldamento e possono ripiegarsi dietro lo scudo termico quando la sonda si avvicina troppo alla stella.
La missione della Parker Solar Probe prevede un totale di 24 orbite intorno al Sole. Durante queste orbite, la sonda entrerà e uscirà dalla corona solare, la regione più esterna dell’atmosfera del Sole, per studiare il vento solare e la sua interazione con il Sistema solare. I dati raccolti contribuiranno a una comprensione più profonda del comportamento del Sole e dei meccanismi alla base del vento solare. Con sette orbite ancora da completare, è probabile che la Parker Solar Probe batterà ulteriormente i propri record di velocità e di vicinanza al Sole.
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