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Donald Trump: cronaca dell’attentato all’ex presidente degli Stati Uniti

di Denieli Freitas Nogueira

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Sabato 13 luglio, la Pennsylvania è stata teatro di un tentato assassinio che ha scosso profondamente la nazione americana. Durante un comizio a Butler, l’ex presidente Donald Trump è stato colpito da un proiettile che ha ferito la parte superiore del suo orecchio destro. Trump è stato rapidamente soccorso e portato al sicuro dai suoi agenti del Secret Service ma il bilancio dell’attacco è tragico. Secondo l’Associated Press, oltre al killer, anche un ex capo dei vigili del fuoco è stato ucciso, e due altre persone sono rimaste gravemente ferite.

Donald Trump: il momento dello sparo

Trump era salito sul palco alle 18:02, accolto dalle note di “God Bless the U.S.A.” e da una folla entusiasta. Poco dopo l’inizio del suo discorso, un uomo identificato come Thomas Matthew Crooks, di 20 anni, ha iniziato a comportarsi in modo sospetto vicino ai metal detector. Alle 18:10 circa, Crooks è stato avvistato su un tetto vicino al palco e, poco dopo, ha aperto il fuoco con un fucile semiautomatico AR-556. Il primo colpo ha colpito Trump, che immediatamente ha reagito abbassandosi a terra. Gli agenti del Secret Service sono subito intervenuti, proteggendo il presidente e sparando a Crooks, che è stato ucciso sul posto.

Tuttavia, il proiettile che ha sfiorato Trump, ha colpito qualcun altro. Durante l’attacco, Corey Comperatore, un ex capo dei vigili del fuoco di 50 anni, si trovava tra la folla insieme alla sua famiglia. Comperatore ha eroicamente usato il suo corpo per proteggere la moglie e la figlia dai proiettili, perdendo la vita nell’atto. Il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha lodato Comperatore, definendolo un eroe che ha sacrificato la sua vita per salvare i suoi cari.

Le conseguenze

La risposta delle autorità non si è fatta attendere. La polizia locale, il Secret Service e l’FBI hanno avviato un’indagine congiunta per capire come Crooks sia riuscito ad avvicinarsi così tanto al palco con un’arma. Il presidente Joe Biden ha ordinato una revisione indipendente delle misure di sicurezza, esprimendo preoccupazione per la vulnerabilità mostrata durante l’evento. L’House Oversight and Accountability Committee ha richiesto alla direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, di presentarsi per un’audizione il 22 luglio per rispondere delle possibili falle nella sicurezza.

L’attentato ha inevitabilmente avuto ripercussioni sulla campagna elettorale. Trump, che ha mostrato una reazione composta e risoluta, ha guadagnato ulteriore supporto tra i suoi seguaci, mentre il Partito Democratico si trova ora a dover riflettere rapidamente sulla strategia migliore per contrastare l’ex presidente. L’evento ha anche messo in luce la necessità di rivedere e migliorare le misure di sicurezza per tutti i candidati e gli ex presidenti, specialmente in vista delle imminenti elezioni.

Misure di sicurezza

Una delle questioni più importanti riguarda il movente di Crooks. Finora, le indagini non hanno rivelato chiari segnali sulle ragioni dietro il suo gesto. Crooks, descritto come una persona solitaria e introversa, non era conosciuto per avere simpatie politiche estreme né era incluso nelle liste dell’FBI di individui potenzialmente pericolosi. Il fucile che ha usato era stato acquistato legalmente dal padre, aumentando le preoccupazioni sulla facilità con cui è possibile ottenere armi letali negli Stati Uniti.

L’attentato a Donald Trump non solo ha scosso la comunità di Butler, ma ha anche lasciato una profonda cicatrice nella politica americana. Le domande sull’efficacia delle misure di sicurezza e sulle motivazioni del killer restano senza risposta, ma ciò che è chiaro è che l’evento ha cambiato il corso della campagna elettorale. Intanto, in Italia, aumentano i controlli di sicurezza in luoghi sensibili come ambasciate, luoghi diplomatici e università statunitensi al fine di evitare eventuali emulazioni.

Le foto simbolo dell’attentato

L’immagine di Trump con il volto insanguinato e il pugno alzato, ha immediatamente fatto il giro del mondo. A scattare l’iconica fotografia è stato Evan Vucci, fotografo dell’Associated Press, nonché vincitore del premio Pulitzer nel 2021. Tra le altre immagini che hanno segnato la giornata del 13 luglio, anche quella scattata da Doug Mills del New York Times, che ha immortalato il proiettile in volo, un attimo prima che colpisse Trump.

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