di Francesco Gervasio
Un poliziotto, intervenuto insieme ad un collega per una segnalazione di un tentativo di suicidio, ha riconosciuto la voce della sua ex docente dentro l’appartamento. Dopo essersi fatto riconoscere, ha iniziato a parlare con lei, rievocando i tempi passati. “Professoressa, sono Alessandro! Si ricorda di me? Sono stato suo allievo per tanti anni”. Con queste parole, uno degli agenti del Distretto Esposizione è riuscito a stabilire un contatto con la donna che, chiusa in casa, stava minacciando di farla finita.
I preziosi minuti guadagnati dal poliziotto
Il poliziotto, intervenuto con il collega a seguito di una segnalazione per un possibile tentativo di suicidio, come riportato da RaiNews, ha sentito la voce della sua ex professoressa attraverso la porta dell’appartamento. Dopo essersi fatto riconoscere, ha iniziato a parlare con lei dei tempi passati, rievocando momenti e aneddoti vissuti insieme durante gli anni della scuola. “Professoressa, si ricorda di quando ci raccontava le storie durante le lezioni? Sono Alessandro, il suo allievo di tanti anni fa”. La conversazione, intrisa di ricordi e nostalgia, ha permesso di guadagnare minuti preziosi, durante i quali i soccorritori sono potuti entrare nell’appartamento attraverso una finestra aperta.
Quei preziosi minuti di conversazione hanno permesso ai vigili del fuoco di intervenire tempestivamente e di mettere definitivamente in salvo la signora. Il comunicato della Questura di Roma sottolinea come la rapidità e l’umanità dell’agente siano state fondamentali per la riuscita dell’operazione.
Una volta all’interno, i vigili del fuoco sono riusciti a sbloccare la porta e a garantire l’accesso agli altri soccorritori. Quando la porta si è finalmente aperta, l’alunno e la professoressa si sono abbracciati, ponendo fine al momento di tensione e paura. Il comunicato della questura conclude sottolineando l’importanza del legame umano e del dialogo in situazioni di emergenza, ringraziando tutti i coinvolti per il loro tempestivo e prezioso intervento.
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