di Lorenzo Peratoner
L’Osservatorio Antiplagio è una ONG fondata nel 1994 dal giornalista e scrittore Giovanni Panunzio, il cui fine è quello di prodigarsi per la “difesa delle vittime di ciarlatani e santoni e contro gli abusi nelle telecomunicazioni e nei confronti dei minori“. In occasione dei 30 anni dalla fondazione dell’associazione è stato pubblicato un rapporto (l’ultimo è del 2014) che indaga, dal punto di vista dei dati statistici, il legame tra gli italiani e il mondo dell'”occulto“, riferendosi in particolare ai veggenti, medium e guaritori, in generale a quegli individui che, a detta dell’ONG, farebbero leva sulle debolezze delle persone, esercitando una manipolazione mentale che potrebbe scadere facilmente nella dipendenza.
I dati raccolti dall’Osservatorio Antiplagio
“Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze“, così recita il titolo del rapporto, il quale si apre con un dato chiave che riassume l’intensa attività dell’associazione; dal 1994 al 2024, infatti, sarebbero 28mila gli individui che si sono rivolti all’ONG per chiedere supporto, permettendo altresì all’Osservatorio di ricavare una serie di dati statistici in merito alla clientela ideale degli “occultisti”.
Molti clienti, infatti, sarebbero vittime di varie dipendenze, tra cui l’alcol (31%), gli allucinogeni (15%), le ludopatie (42%), la pornografia online (30%), le sostanze psicotrope (14%) e, in testa, i social (65%). È proprio dal mondo online, infatti, che i ciarlatani selezionano i potenziali utenti, esacerbando una pratica che, ormai, è traghettata quasi del tutto nel digitale (anche a causa del COVID); il 90% dei consulti, infatti, avverrebbe online o via telefono, solamente il 10%, invece, dal vivo.
La discrepanza uomini-donne e il pericolo della manipolazione mentale
Stando ai dati presentati, ogni anno sarebbero 12 milioni gli italiani che si rivolgono a questa tipologia di servizi, generando degli introiti annui pari a 6 miliardi di euro; la quasi totalità di questi guadagni (98%), tuttavia, sarebbe in nero, per cui solamente 2 clienti su 100 avrebbero ricevuto un regolare scontrino fiscale, il 54% avrebbe ricevuto una quietanza anonima, mentre il 44% nessuna certificazione.
La presenza più cospicua di ciarlatani, e quindi dei loro clienti, si registra in primis in Lombardia (180mila clienti), seguita da Campania (150mila) e Lazio (140mila). Un ulteriore dato di rilievo concerne il sesso dei clienti, con una netta dominanza di quello femminile, pari al 64% del totale, rispetto a quello maschile; l’Osservatorio suggerisce che questa discrepanza potrebbe essere frutto delle “attenzioni diverse” che ricevono le donne, “tra cui avances sessuali e coinvolgimento nelle medesime attività esoteriche: per attrarre clienti”.
Uno degli elementi che desta maggiore preoccupazione concerne la manipolazione mentale esercitata da questi “esperti dell’occulto”, tale da annientare, molto spesso, la capacità di reazione delle vittime:
“Di fronte ad eventuali truffe, circonvenzioni d’incapace, minacce, soprusi rituali a sfondo sessuale, esercizi abusivi della professione medica e manipolazioni mentali, appena il 3% delle vittime sporge denuncia: predominano la vergogna e la paura di ritorsioni, ricatti e riti di magia nera, a discapito della speranza promessa dagli occultisti, dietro lauto compenso”.
“A proposito delle manipolazioni mentali, con l’intelligenza artificiale sono destinati ad aumentare a dismisura i condizionamenti psicologici e le mistificazioni. A Osservatorio Antiplagio è stata segnalata la presenza su internet di maghi inesistenti: occultisti virtuali, apparenti, ovviamente irrintracciabili, che però chiedono e incassano soldi reali. Poi spariscono di scena – unica forma di magia tangibile – per riproporsi sotto nuove sembianze. In compenso sono in diminuzione i call-center che millantano di essere centri esoterici”.
Fonte: Rapporto Antiplagio 2024
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