di Francesco Lonigro
Durante il recente Game Developers Conference, il CEO di Larian Studios, Swen Vincke, ha voluto dire la sua sull’utilizzo dell’IA, in particolare di ChatGPT, per quanto riguarda la parte creative dei titoli.
Game Developers Conference 2024
La GDC 2024 è un evento annuale che riunisce i maggiori sviluppatori di videogiochi professionisti. L’evento comprende un expo, eventi di networking, premi mostra come l’Independent Games Festival e i Game Developers Choice Awards. Gli sviluppatori hanno anche la possibilità di esprimere le loro opinioni su argomenti di punta del mondo della tecnologia; lo stesso Swen Vincke, CEO di Larian Studios, si è espresso sull’uso dell’IA nella creazione di componenti creative all’interno di opere videoludiche.
Il pensiero di Swen Vinche
In verità il CEO non si è espresso negativamente nei confronti dell’intelligenza artificiale, dato che questa infatti non sarebbe altro che uno strumento al servizio degli sviluppatori, e sta proprio a loro decidere che ruolo ricoprirà. Prendendo in esame proprio Larian, Swen Vincke preferirebbe assumere sceneggiatori in grado di ideare una storia complessa ed entusiasmante, piuttosto che lasciare tutto in mano a ChatGPT.
Allo stesso tempo però, Vincke ritiene che: “(le IA) sono uno strumento che usiamo per fare più velocemente alcune cose. Abbiamo così tanto lavoro da fare che siamo contenti di ricevere aiuto da qualsiasi cosa”.
In breve, per il CEO di Larian, l’intelligenza artificiale potrebbe impoverire la qualità creativa di un titolo solo quando se ne farebbe un utilizzo spropositato, come nel caso di Ubisoft con Neo NPCs. Al contrario, si dovrebbe puntare ad assumere più menti, capaci di realizzare opere creative uniche, cosa che le IA non sarebbero in grado di replicare con lo stesso risultato.
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