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Farmacie: ecco come cambieranno dopo il DDL Semplificazioni!

di Lorenzo Peratoner

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Si profila all’orizzonte una piccola rivoluzione nel panorama delle farmacie italiane, con un’estensione dei servizi erogati da queste ultime, le quali si trasformerebbero così in degli ambulatori di prossimità. Al momento i dettagli emersi provengono da una bozza del DDL Semplificazioni, il quale dovrebbe approdare nel Consiglio dei Ministri nella giornata di lunedì 25 marzo.

I potenziamenti sanitari per il Giubileo 2025

Le farmacie investite dalle novità del DDL verranno ribattezzate “farmacie dei servizi”, con l’aggiunta di un’apposita insegna, oltre a quella già obbligatoria della croce verde identificativa. Vaccini, telemedicina, test diagnostici… Le novità che bollono in pentola sono numerose, e volte altresì a garantire un potenziamento dei controlli sanitari alla luce del Giubileo del 2025, da cui ci si aspetta una notevole affluenza di pellegrini.

In vista di questa importante occasione religiosa, infatti, il Ministero della Salute è stato autorizzato ad assumere, con contratto di lavoro a tempo determinato, il personale che ha lavorato all’interno di suddetto Ministero in maniera continuativa, almeno per quindici mesi, fino al 31 dicembre 2023. L’obiettivo è quello di potenziare “le attività di vigilanza, controllo igienico-sanitario e profilassi svolte presso i principali porti e aeroporti e di garantire un tempestivo adeguamento dei servizi alle esigenze sanitarie derivanti dall’ingresso sul territorio nazionale dei pellegrini che parteciperanno al Giubileo del 2025“.

Le principali novità per le farmacie: vaccini e test diagnostici

L’articolo 23 della bozza del DDL concerne invece l’ampliamento della rosa dei servizi concessi dalle farmacie ai cittadini. La prima, importante, novità riguarda l’erogazione di tutti i vaccini individuati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale per le persone di età non inferiore ai 12 anni. La somministrazione dei sieri deve essere di competenza del personale farmaceutico appositamente addestrato mediante un corso specifico abilitante, nonché i necessari aggiornamenti annuali.

Le “farmacie dei servizi” dovranno altresì garantire l’effettuazione di test diagnosticiche prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo, da effettuare in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza. Le aree, i locali o le strutture esterne alla farmacia devono essere compresi nella circoscrizione farmaceutica prevista nella pianta organica di pertinenza della farmacia stessa“. L’altro test diagnostico garantito concerne il contrasto all’antibiotico-resistenza.

Vi deve essere pertanto l’utilizzo di locali separati da quello del punto vendita, e il cui fine è esclusivamente quello di garantire i servizi di diagnosi; il soddisfacimento dei requisiti di idoneità igienico-sanitaria è di competenza dell’ASL locale, e la distanza tra la farmacia e il locale dove espletare i servizi non deve superare i 200 metri. Due o più farmacie, tuttavia, posso stipulare un contratto di rete apposito così da sfruttare un medesimo locale dove garantire i servizi aggiuntivi.

La scelta del medico di base e la telemedicina

Le ultime due novità riguardano invece la possibilità di scegliere, direttamente in farmacia, il proprio medico di base nonché il pediatra; inoltre, in base alle competenze e alla disponibilità dei farmacisti, vi è la possibilità di rendere disponibili ai propri clienti dei servizi di telemedicina.

Fonti: Bozza “DDL Semplificazioni” (Quotidiano Sanità)

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