di Denieli Freitas Nogueira
La polizia di Ho Chi Minh, la città più popolosa del Vietnam, si trova di fronte ad un problema insolito: non ha più spazio per custodire i motorini sequestrati. La causa di questo accumulo è il crescente numero di veicoli confiscati a seguito delle nuove leggi riguardanti la guida in stato di ebbrezza. Tuttavia, come riportato da Il Post, il paradosso sta nel fatto che pochi proprietari si presentano per reclamare i propri motorini, poiché la multa per recuperarli spesso supera il costo di acquistarne uno nuovo.
Vietnam: le leggi riguardo la guida in stato di ebbrezza
Le normative vietnamite sulla guida in stato di ebbrezza sono diventate notoriamente severe, con sanzioni che includono il fermo del veicolo per fino a 7 giorni, sospensione della patente per mesi e multe che vanno da 2 a 8 milioni di dong vietnamiti (circa 75-305 euro), a seconda della concentrazione di alcol nel sangue. Queste sanzioni superano spesso il costo di un motorino nuovo, stimato intorno ai 4,8 milioni di dong (circa 180 euro), rendendo il recupero del veicolo sequestrato finanziariamente poco conveniente.
Troppi motorini e troppo poco spazio
L’efficacia delle nuove leggi è stata evidente nel ridurre il consumo eccessivo di alcolici e nel conseguente calo degli incidenti stradali. Tuttavia, l’accumulo di motorini sequestrati sta diventando un problema logistico per le autorità, con la polizia di Ho Chi Minh che si trova a corto di spazio di stoccaggio. Alcune stazioni di polizia sono costrette ad utilizzare anche gli uffici vuoti per custodire i veicoli confiscati, ma ciò non risolve del tutto il problema.
La situazione, inoltre, è complicata ulteriormente dalla diffusa mancanza di conformità agli standard di sicurezza da parte dei veicoli, come specchietti e fanali mancanti o documenti di circolazione non validi. Questo porta ad un ulteriore accumulo di motorini nei depositi della polizia, contribuendo al caos logistico e al rischio di furti o danni ai veicoli.
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