di Agostino Lenzi
L’8 gennaio è partita la missione privata Peregrine, che avrebbe dovuto portare le ceneri di 80 persone sulla Luna. O almeno così doveva essere. Infatti, a causa di un problema al razzo, questo evento non potrà accadere. Martedì sera Astrobotic, l’azienda che si è occupata della missione, ha affermato che ci sono zero possibilità che il razzo riesca a atterrare sulla luna. Le famiglie che hanno speso i soldi per far seppellire i parenti erano comunque pronte a un eventuale fallimento della missione.
La sepoltura sulla luna
Questa missione ha portato con sé molte polemiche, tra cui quella dei nativi americani della Nazione Navajo, che vivono in una riserva nel sud degli USA. Infatti questa popolazione ritiene la Luna un luogo sacro che non può essere trasformato in un cimitero. Allo stesso modo non la pensano le società che si occupano di organizzare queste missioni. Infatti per loro le sepolture sono un modo per fare affari, basti guardare gli enormi prezzi per una sepoltura (circa 13mila dollari)
La missione Peregrine è partita tra la notte del 7 e dell’8 gennaio da Cape Canaveral in Florida, con un nuovo razzo Vulcan della joint venture United Launch Alliance. La partenza, che era considerata la parte più critica della missione perché era la prima volta che si utilizzava un razzo Vulcan, è andata secondo i piani. Successivamente però Astrobotic ha annunciato che c’erano alcuni problemi nei sistemi per indirizzare il razzo verso la Luna, che avrebbe dovuto raggiungere la sua meta entro fine febbraio.
L’azienda ha provato a risistemare le cose, ma dopo altre analisi si è capito che non era più possibile rimettere il razzo nella traiettoria verso la luna. Martedì 9 gennaio Atrorobotic ha ufficialmente confermato che sarà impossibile per Peregrine raggiungere la meta.
Cosa è la missione Peregrine
La missione Peregrine è stata creata dentro la categoria del Commercial Lunar Payload Service o CLPS, che è un programma creato dalla NASA, per portare sulla luna dei piccoli robot per esplorarne il suolo e per preparare future esplorazioni con esseri umani. Questa missione, a differenza di altre, prevede un forte coinvolgimento delle aziende private che devono finanziare le missioni. Le aziende sono interessate a portare sulla luna robot, sensori o appunto anche ceneri di persone.
Da dove viene però l’idea di una sepoltura spaziale? Il primo a immaginarla fu lo scrittore di fantascienza Neil Ronald Jones, che lo raccontò nel suo libro The Jameson Satellite. E nel 1992 ci fu la prima sepoltura spaziale delle ceneri di Gene Roddenberry, ideatore della serie televisiva Star Trek. Però fu più una sepoltura simbolica poiché le ceneri non vennero lasciate nello spazio ma riportate sulla terra. Successivamente ci furono altre missioni che portarono ceneri nello spazio, e questo fece interessare molte persone che cominciarono a richiedere di poter essere “seppellite” nello spazio.
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