di Cristian Castellini
Da quando è arrivato in Italia, “Kvara” ha dovuto lottare con tifosi e giornalisti per far capire loro il modo di scrivere e pronunciare il suo cognome. Nonostante ciò, dopo quasi un anno e mezzo dal suo approdo a Napoli ancora molti storpiano la parola “Kvaratskhelia“. Persino gli organizzatori di eventi prestigiosi come il Gran Galà del Calcio.
“Khvicha K’varatskheila”
Per dire come siamo ridotti: il nostro calcio è quello che premia il miglior giocatore apparso in Italia negli ultimi anni consegnandogli un trofeo in cui il suo cognome è scritto con due errori. Ci meritiamo che #Kvaratskhelia se ne vada in Premier League al più presto. A noi… pic.twitter.com/qVNslaCNvb
— Paolo Ziliani (@ZZiliani) December 5, 2023
Khvicha Kvaratskhelia è riuscito a vincere il premio di “Miglior gol della Serie A 2022-23“. Nella fattispecie si parla del gol che ha sbloccato la vittoria partenopea in casa contro l’Atalanta lo scorso 11 marzo. Una rete stupenda, realizzata grazie a una doppia finta di corpo che ha ubriacato 7 giocatori bergamaschi, a cui va aggiunto il portiere Musso. Più che la vittoria nella votazione, però, ha fatto discutere il contenuto della targa applicata al premio.
Se il nome del georgiano è scritto correttamente, è l’errore di battitura che si trova nel cognome a lasciare perplessi. E non si tratta dell’apostrofo dopo la lettera “K“, in quanto nella traslitterazione di “კვარაცხელია” dal georgiano all’alfabeto latino il carattere compare. Lo sbaglio sta nella parte finale del cognome; “-eila” invece che “-elia“. Un chiaro errore di distrazione, che però poteva essere evitato con una “semplice” rilettura. E quando si parla di un premio assegnato durante un evento come il Gran Galà del Calcio italiano, un controllo prima della consegna dovrebbe essere il minimo.
L’errore fa parte della vita di ogni essere umano, fatto sta che con una buona dose di attenzione in più certi sbagli sarebbero evitabili. Soprattutto quando questi rischiano di macchiare l’immagine di un movimento calcistico, e smorzano la gioia di un giocatore premiato per una rete favolosa. Quando lascerà l’Italia, Kvaratskhelia ci ricorderà come il popolo che ha ripetutamente storpiato il suo cognome, e non potrà trattenere una risata ammirando il premio che ha ricevuto al Gran Galà del Calcio 2023.
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