di Giorgio Stanga
L’episodio è accaduto in una scuola elementare di Piacenza, “Caduti sul Lavoro“, durante l’ora della mensa, e protagonisti sono una maestra e un bimbo di 8 anni. Infatti, come racconta il quotidiano “Libertà“, il bimbo, a seguito di richiamo da parte della maestra, avrebbe brandito un coltello, minacciandola. Non solo, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate dalla preside dell’istituto scolastico, il bambino avrebbe anche tirato calci alle sedie, con l’intenzione di colpire la maestra. Il bimbo, una volta fermato e tranquillizzato, ha affermato, consapevolmente, di “voler colpire la maestra”.
L’avvenimento
A descrivere la vicenda è la stessa preside, Simona Favari, la quale afferma: “è avvenuto durante il pranzo nella mensa scolastica, in cui un bambino ha iniziato a dare calci alle sedie. Una delle insegnanti si è alzata dal suo tavolo per richiamare il bambino. Quando ha smesso di fare rumore, la maestra è tornata al suo posto. Tuttavia, in quel momento, il bambino ha afferrato un coltello dal tavolo, proprio mentre la maestra gli dava le spalle. Un’altra insegnante, ha notato la situazione e ha prontamente preso il coltello dalle mani del bambino, chiedendogli quali fossero le sue intenzioni”. La risposta, spiazzante, e già descritta, era di voler colpire la maestra. Ma la preside, continuando nella sua dichiarazione, afferma “non credo assolutamente che le reali intenzioni del bambino fossero quelle di far male alla maestra, ritengo piuttosto si sia trattata di una boutade (motto di spirito, battuta)”.
L’episodio che preoccupa i genitori
Ovviamente, l’episodio ha destato preoccupazione sia tra i genitori, sia tra il corpo docente. Al fine di affrontare questo problema, entrambi i soggetti appena citati, genitori (i loro rappresentanti) e il corpo docente, assieme alla preside, hanno organizzato degli incontri per cercare di comprendere la natura del problema e trovare possibili soluzioni.
Gli stessi genitori del bambino che ha minacciato la maestra brandendo un coltello, sono preoccupati dell’azione del proprio figlio.
Ciò che comunque emerge da questa situazione, è il continuo aumento di questi episodi, che vanno a snaturare gli istituti scolastici, rendendoli posti sempre meno sicuri, sia per coloro che ci lavorano, sia per coloro che ci studiano. Trovare una soluzione, com’è ovvio, non è semplice, e lo afferma la stessa preside, che afferma “questa è una scuola di frontiera in un quartiere multiculturale e multietnico. Inoltre, viviamo in una società complessa e complicata, i docenti sono a tutti gli effetti, quotidianamente, al fronte e fanno del proprio meglio. La scuola fa del proprio meglio”.
E tu invece cosa ne pensi di questa situazione, e più in generale dei sempre più frequenti episodi come questo? Faccelo sapere con un commento!
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