di Riccardo Rizzo
Nel corso degli anni il mondo dei videogiochi si è evoluto tantissimo, e col passare delle generazioni sono nati via via nuovi generi. Tra questi, uno dei più importanti è sicuramente quello degli FPS: gli sparatutto in prima persona. Si tratta infatti di un genere che ha segnato profondamente l’industria, dato che l’ha fatta conoscere al grande pubblico. Per questo, la redazione di NCR ha deciso di stilare una Top 6 dedicata ai titoli più iconici. Scopriamoli insieme!
N.B. OVVIAMENTE, sappiamo che ci sono decine e decine di altri titoli altrettanto iconici, ma in questa top abbiamo deciso di prenderne in esame solo alcuni che, a modo loro, hanno davvero portato qualcosa di unico al genere!
Doom: dove tutto è iniziato
Uscito originariamente nel 1993, Doom ha contribuito, insieme anche a Quake e Wolfenstein, all’effettiva nascita del genere degli FPS. Nei panni di un marine, di fatto, sono diventate iconiche le battaglie contro le orde di demoni e non morti per salvare la Terra da un’invasione delle forze infernali.
Negli anni la serie ha visto il susseguirsi di ottimi capitoli, da Doom II a Doom 64, per arrivare poi al reboot del 2016 e al suo sequel Doom Eternal (2020). Nel 2005, inoltre, la serie ha ricevuto anche un adattamento cinematografico. Diretta da Andrzej Bartkowiak, tuttavia, la pellicola non ha riscosso molto successo, ed è stata pesantemente criticata sia dal pubblico che dalla critica.
Halo: la punta di diamante di Microsoft
A partire dal 2001, anno in cui è uscito per la prima volta Halo: Combat Evolved, la serie con protagonisti Master Chief e la sua IA Cortana è a tutti gli effetti la punta di diamante di Microsoft. Da quel primo capitolo sviluppato da Bungie Studios, il soldato Spartan John-117 ne ha fatta di strada, e negli anni le sue gesta hanno dato vita a due trilogie principali, vari spin-off di eccelsa qualità, romanzi, fumetti e serie televisive. I fan sono legati in particolare alla prima trilogia (Halo: Combat Evolved, Halo 2, Halo 3), che racconta la guerra interstellare tra l’umanità e l’alleanza aliena dei Covenant.
Anche se alla fine la serie di Halo è diventata un’icona del panorama Microsoft e Xbox, in origine i piani erano ben diversi. Halo: Combat Evolved, infatti, è stato annunciato per la prima volta il 21 luglio 1999 durante il Macworld Conference & Expo da Steve Jobs in persona. Inizialmente Halo era stato pensato infatti come uno sparatutto in terza persona in esclusiva MacOS. Nel 2000 Microsoft ha però comprato Bungie, che di lì a poco ha modificato il motore di gioco alla base del progetto, trasformandolo in un FPS.
Half Life: il punto di non ritorno
La serie di Half Life, come Doom, rappresenta un punto di non ritorno, una spaccatura nel genere degli FPS. Il primo capitolo (1998) è considerato, ad esempio, il primo videogioco che sfrutta pienamente la narrazione ambientale. Il gioco non utilizza scene di intermezzo, dato che si basa interamente sullo storytelling del mondo di gioco sfruttando anche e soprattutto i dialoghi dei personaggi. Di notevole spessore è anche la tecnologia utilizzata, che nel primo Half Life si è tradotta in un’intelligenza artificiale molto avanzata. In Half Life 2, invece, in una fisica e manipolazione degli oggetti essenziali per l’evoluzione del concetto di interagibilità non solo negli sparatutto, ma nei videogiochi in generale.
La serie purtroppo si è fermata a soli due capitoli principali, che sono stati comunque arricchiti da 5 espansioni (tre per Half Life e due per Half Life 2). L’uscita di Episode Three, invero, è diventata un vero e proprio fenomeno vaporwave, con milioni di fan che sperano tutt’oggi nell’arrivo, un giorno, del tanto atteso capitolo. Nel 2020 Valve ha comunque pubblicato Half Life: Alyx, un prequel di Half Life 2 in VR.
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