di Federico De Milano

Da mesi a questa parte a tenere banco nei discorsi del mondo videoludico è l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Ad oggi questa operazione non si è ancora completata per i molti processi in diverse parti del mondo che stanno verificando la legittimità di questo affare per quanto riguarda il monopolio sul mercato. Uno dei prodotti di punta della software house con sede a Santa Monica è senza dubbio Call of Duty.

Questo gioco sparatutto è uno dei titoli più importanti di tutto il mercato videoludico e per questo motivo le concorrenti di Microsoft, come Sony, non vogliono perdere la possibilità di vendere un gioco di questo genere. Nelle ultime ore sono emerse interessanti novità in merito ai contratti di esclusività temporali e agli accordi attualmente in essere tra Activision Blizzard e le varie compagnie che fino ad oggi hanno pubblicato i vari capitoli della serie di CoD.

L’accordo tra Activision Blizzard e Sony per Call of Duty scade in seguito al gioco del 2023

Secondo quanto emerso dalla lettura dei documenti al centro degli attuali processi, Sony non avrà vita facile con la serie di Call of Duty e dovrà attuare nuove strategie. Come riportato dai colleghi americani di GameSpot, l’accordo attuale tra la compagnia giapponese e Activision Blizzard scadrà nel 2024 e quindi alla fine del supporto del gioco di quest’anno che dovrebbe in teoria uscire nell’autunno 2023.

Per ora non si conosce ancora nulla di ufficiale riguardo a questo titolo e ad un suo possibile periodo di lancio. Ciò che emerge però è che chi lo giocherà su PlayStation godrà, forse per l’ultima volta, di alcuni vantaggi rispetto alla concorrenza come ad esempio il lancio di contenuti in anteprima, DLC e marketing. Tutto dovrà definirsi, ovviamente, una volta che verrà confermata o sospesa una volta per tutte l’acquisizione di Microsoft perché a quel punto, a bocce ferme, si potrà delineare un nuovo sistema di equilibri tra i vari attori protagonisti in questa vicenda.

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