di Redazione Network NCI
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara lancia un piano record per l’anno scolastico 2025/2026, annunciando l’assunzione di 54.526 nuovi insegnanti. Il Ministero punta a rafforzare il sistema scolastico garantendo stabilità al personale e continuità didattica agli studenti. Il piano coinvolge posti comuni, insegnanti di sostegno e docenti di religione cattolica, grazie anche al primo concorso per religione dal 2004. Gli Uffici Scolastici Regionali assegneranno i posti, attingendo da graduatorie e concorsi legati al PNRR. Il governo vuole così ridurre il precariato, supportare l’inclusione a scuola e assicurare una partenza ordinata del nuovo anno scolastico in tutta Italia.
Sostegno, inclusione e religione: le priorità del piano scuola

Bambini a scuola (@Shutterstock)
Il Ministero dell’Istruzione punta con forza su sostegno e inclusione scolastica, assegnando 13.860 posti a docenti specializzati che supporteranno direttamente gli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. Il ministro Valditara valorizza la continuità didattica per gli studenti più fragili, privilegiando gli insegnanti della prima fascia GPS. Se restano posti liberi, i candidati potranno accettare incarichi in altre province, garantendo una copertura più ampia. Il Ministero interviene anche sull’insegnamento della religione cattolica, con 6.022 assunzioni grazie al concorso 2024, il primo dal 2004. In questo modo aggiorna le graduatorie e dà nuovo impulso a una materia spesso marginalizzata.
Immissioni in ruolo: ecco come funzioneranno tra concorsi e graduatorie
Il Ministero attiva diverse modalità per le nuove assunzioni, attingendo sia dalle graduatorie ad esaurimento provinciali sia dai concorsi pubblici banditi negli ultimi anni, in particolare quelli legati al PNRR. Coinvolge direttamente i vincitori dei concorsi del 2016, 2018, 2020 e i candidati dei bandi PNRR1 e PNRR2 del 2023 e 2024. Gli Uffici Scolastici Regionali stabiliranno nei prossimi mesi la distribuzione dei posti disponibili, puntando a concludere le immissioni in ruolo entro la fine dell’estate. Con questo piano, il governo rafforza il sistema scolastico, mirando a una scuola più stabile, inclusiva e pronta per le sfide future.
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Articolo di Biagi Linda
Fonte: TGCOM24
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