di Gianluca Scognamiglio
Se all’estero, in particolare per la Premier League, è consuetudine giocare in questo periodo dell’anno, il 31 dicembre è senza dubbio una data inusuale per vedere in campo la Serie A: da molti anni infatti, il Campionato italiano si ferma durante le festività. Quel giorno però, nel 1955, si giocò la tredicesima giornata, con un evento più unico che raro…
Cosa successe il 31 dicembre 1955?
Il 31 dicembre 1955 lo Stadio Olimpico di Roma fu teatro di un evento piuttosto particolare. Per la tredicesima giornata del Campionato di Serie A era previsto l’anticipo del sabato tra Roma e Atalanta, da giocare proprio nello stadio della Capitale. Poco più a sud si sarebbe dovuto giocare anche l’altro anticipo: Napoli – Fiorentina. Però, a causa della squalifica dello “Stadio della Liberazione”, all’epoca campo di gioco del Napoli, i partenopei furono costretti a “traslocare” per ospitare regolarmente la partita. E l’impianto scelto per il big match contro i Viola fu proprio l’Olimpico di Roma…
Ma se all’inizio si poteva pensare ad un cambio di data per una delle due partite, con l’intervento della RAI, venne deciso di far disputare i due match uno dopo l’altro. Il primo, Roma – Atalanta, si giocò alle 12.30, mentre Napoli – Fiorentina due ore più tardi. La sfida tra giallorossi e nerazzurri è ricordata come il primo “lunch match” della storia in Italia, voluto fortemente, ancora una volta, dalla RAI. La principale emittente televisiva italiana infatti, stava sperimentando in quegli anni la trasmissione delle partite di Serie A, rispondendo all’importante numero di vendite di TV di quel periodo.
Un esperimento perfettamente riuscito
Il programma delle partite rappresentava una vera sfida per lo Stadio Olimpico, costretto ad ospitare 180 minuti di calcio, praticamente senza interruzione. Inoltre, la minima distanza tra i due match non permise il normale deflusso degli spettatori, con alcuni tifosi giallorossi che rimasero sugli spalti anche per Napoli – Fiorentina; quest’ultima era guidata dall’ex Roma Fulvio Bernardini, a cui oggi è intitolato il centro sportivo di Trigoria.
Nella prima partita furono i giallorossi a spuntarla, conquistando i tre punti a scapito dell’Atalanta; il risultato finale recitava 3-2, al termine di una partita ricca di colpi di scena. Eppure il vero spettacolo doveva ancora iniziare: Napoli e Fiorentina erano infatti considerate le due squadre con la migliore espressione di gioco in Italia, e il big match si annunciava infuocato. Tra ribaltamenti improvvisi e marcature a raffica, furono i Viola a vincere, con il punteggio di 4-2.
A fine stagione fu proprio la Fiorentina a laurearsi Campione d’Italia, al termine di una campagna di dominio sulle concorrenti. L’esperimento del 31 dicembre 1955 riuscì dunque perfettamente, con lo spettacolo che non ne risentì affatto, per la gioia dei tifosi sugli spalti e dei più fortunati che riuscirono a guardare la Serie A da casa…
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