di Enea Bacciocchi

Il 25 novembre è dal 1998 la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Questa data di metà inverno serve a non dimenticare un fatto angosciante avvenuto nell’ormai lontano 1960. Il giorno infatti, vuole commemorare la morte delle tre sorelle Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal, nate a Salcedo, in Repubblica Dominicana, il 25 novembre di 62 anni fa.

Le tre donne erano attiviste nell’opposizione del regime di Rafael Leónidas Trujillo, dittatore che ha macinato caos nel loro stato per oltre 30 anni. Le sorelle furono bloccate da un gruppo di agenti del Servizio di informazione militare mentre si recavano a far visita ai loro mariti, incarcerati per le loro attività contro il regime. In seguito furono seviziate, uccise e infine lanciate da un dirupo con la loro auto. L’omicidio de “Le farfalle” scatenò una grande reazione popolare che sfociò nel 1961 con l’uccisione di Trujillo e quindi nella fine della dittatura.

In chiave attuale, cosa simboleggia per le donne?

Lo scopo della giornata principalmente è quello di ricordare le numerose vittime, ma soprattutto sensibilizzare. Ciò che riguarda il femminicidio infatti, non riguarda solo l’uccisione, ma anche danni a livello psicologico o ogni tipo di violenza di genere.

Infatti, secondo i dati riportati da TGCOM24, nell’ultimo anno solare, finora in Italia sono state uccise 104 donne. Un dato davvero allarmante che deve far riflettere chiunque. La maggior parte dei casi è avvenuto in ambito familiare e per la metà da parte dell’ex marito o partner. Dati davvero atroci, che devono far riflettere giorno dopo giorno.

Per essere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo continua a seguirci su Nasce, Cresce, Ignora. Potrebbero interessarti anche:

• Mondiali: il “miracolo” di Belo Horizonte a Brasile ’50 e quel telegramma frainteso…
• 31 anni fa veniva a mancare Freddie Mercury, il frontman dei Queen

© RIPRODUZIONE RISERVATA