Luci e ombre hanno da sempre circondato la scoperta dell’America, e ora si aggiunge un altro mistero alla già lunga lista. Finora, infatti, abbiamo sempre creduto che Cristoforo Colombo sia sbarcato in America il 12 ottobre del 1492; adesso, però, secondo uno studioso, quello potrebbe non essere stato il suo primo viaggio verso il Nuovo Mondo…
Una delle date che più ricordiamo nei districati labirinti della nostra storia è sicuramente quel 12 ottobre 1492 che ha scandito la fine del Medioevo e dato ufficialmente inizio all’Età Moderna. Finora abbiamo dato sempre per scontato che questa data fosse corretta per il primo evento, ma secondo lo studioso Ruggero Martino, intervistato da Focus, questa non corrisponderebbe al primo sbarco di Cristoforo Colombo in America. Secondo il ricercatore, infatti:
“Colombo arrivò in America ‘da casello a casello’, senza complicazioni nonostante la rotta non diretta, e questo ha sempre stupito gli storici. Ma una spiegazione c’è: c’era già stato prima del 1492. E un libro che ho rintracciato lo dimostra”.
Abbiamo sempre saputo che diversi popoli sono stati in America prima di Cristoforo Colombo, ma non si è mai trattato di una gara a “chi arriva prima”. Però, il fatto che quel viaggio potrebbe essersi tenuto prima del 1492, potrebbe cambiare completamente le carte in tavola, attribuendo la scoperta non ai Re spagnoli (che finanziarono il progetto), bensì a un italiano, che avrebbe spinto (raccogliendo anche risorse economiche) affinché il viaggio avesse luogo…
Cristoforo Colombo è giunto in America indovinando tutto al primo colpo; è partito per un viaggio verso terre sconosciute nel tempo giusto, con un oceano piatto, indovinando le correnti e i venti, conoscendo fin da subito la rotta pur non essendo diretta. Il motivo di tutto questo, secondo lo studioso, non sarebbe la buona sorte, ma il fatto che il capitano delle tre caravelle era già stato in precedenza in quei luoghi e sapeva, quindi, cosa lo aspettava. Quello del 1492, infatti, secondo questa nuova teoria non sarebbe stato il primo viaggio, ma soltanto quello “ufficiale”.
Ma qual è stato l’indizio che ha ispirato questa nuova teoria? Ruggero Marino, secondo quanto dichiarato nell’intervista, avrebbe trovato un antico libro stampato nel 1507 a Venezia, di cui esistono soltanto 17 copie. In questo testo, intitolato “Chronica delle vite de’ pontefici et imperatori romani“, si parla anche del viaggio di Cristoforo Colombo nelle “Nuove Indie” attribuendolo, però, all’epoca di Papa Innocenzo VIII. Questo piccolo dettaglio ha così attirato l’attenzione dello studioso; il Papa italiano infatti, morì il 25 luglio del 1492, poco prima che Colombo salpasse alla volta dell’America…
Secondo la teoria, non si tratterebbe di un errore: anche la lapide di Papa Innocenzo VIII, infatti, reca la scritta: “Novi orbis suo aevo inventi gloria” (Nel tempo del suo pontificato la gloria della scoperta del Nuovo Mondo). Se l’antico libro avesse ragione, quindi, la data della scoperta del Nuovo Mondo andrebbe anticipata, cambiando per sempre la storia come la conosciamo…
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